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Cronaca San Giuseppe / Via Brigata Acqui

Trento: Blitz del Cso Bruno alla sede della Siae

Durante la dimostrazione, gli attivisti hanno fatto scritte sui muri e portato in strada parte del mobilio della sede per protestare contro lo "Strozzinaggio della Siae"

Questa mattina gli attivisti del Cso Bruno hanno messo in atto un blitz alla sede della Siae in via Brigata Acqui a Trento portando fuori parte del mobilio e facendo alcune scritte sui muri. La società italiana degli autori ed editori era già stata al centro di alcune polemiche nei giorni scorsi a causa dei soldi chiesti ai volontari che organizzavano la festa di Carnevale di San Giorgio (circa 1000 euro) per permettere a questi di avere un sottofondo musicale durante la manifestazione, punto sul quale tornano anche gli attivisti del Cso Bruno nel loro comunicato: "leggiamo e scopriamo che per far ascoltare musica ai bambini durante il carnevale di paese la SIAE riesce a chiedere dai 400 a 1100 euro per un pomeriggio di musica, mandando al collasso comitati di paese animati da volontari che desiderano riempire di socialità le proprie piazze. E gli stessi comitati, come successo al carnevale di Isera nel 2012, vengono multati con 935,27 euro d'ammenda per aver sintonizzato la radio della cucina sulla cronaca di una partita di calcio"

Secondo gli attivisti la Siae non tutela gli artisti, ma specula su di essi: "Crediamo che la SIAE sia un ente che invece di difendere i diritti degli artisti, non faccia altro che speculare su di essi: se si va a ricercare, vengono dati neanche il 5% dei ricavi che questa gente fa grazie a loro. Danni che riguardano tutti e tutte poiché elimina di fatto quel libero e garantito accesso alla cultura che dovrebbe essere un diritto. Per questo non è solo giusto, ma pure necessario, combattere quest'istituto della mercificazione della cultura. Per questo oggi noi simbolicamente sanzioniamo gli uffici della SIAE. Ormai da anni, per questi motivi, crediamo sia una scelta etica quella di non pagare quest'inutile tassa. Perché si apra un vero dibattito per la chiusura della SIAE e non si aspiri, un po' come traccia il decreto liberalizzazioni del governo Monti (nel quale è coinvolta anche la SIAE), ad aumentare semplicemente il "mercato dei diritti d'autore" per innestare un nuovo meccanismo liberale di concorrenza sfrenata.Perché vogliamo difendere la cultura e preservarla come un bene comune accessibile a tutti e tutte."

I militanti hanno inoltre fatto presente che è previsto un altro appuntamento contro la Siae  per venerdì 15 febbraio alle 18.00 in Piazza D'Arogno a Trento perchè la Società italiana degli autori ed editori "rappresenta in toto quel ragionamento che sta alla base dell'ambiente culturale trasformato in mercato, dove qualunque spazio sociale, associazione, comitato o chicchessia deve pagare cifre altissime per aver "diritto" ad utilizzare una musica di sottofondo, a svolgere un concerto, a proiettare un film... Tutto questo viene svolto senza un minimo criterio, se non quello dello strozzinaggio, se non quello del "più ti spenno meglio è", se non quel criterio scriteriato che la SIAE sta dalla parte della legge e della legalità (?) e dunque giustifica i suoi metodi di riscossione poco chiari"

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