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Cronaca Centro storico

Niente biodigestore in Valle dei Laghi. Spunta l'ipotesi Storo

Polemica in Consiglio provinciale durante la discussione della mozione (bocciata nella "pungente" premessa) presentata da Bombarda, Magnani e Giovanazzi, che attacca: "Percorso pilotato, nessun confronto"

Il biodigestore non si farà in valle dei Laghi. Almeno così sembra a giudicare dall'andamento dei lavori del Consiglio provinciale di oggi, in cui è stata discussa e bocciata nella premessa una mozione di Giovanazzi, Bombarda e Magnani (in cui i firmatari sostenevano che la scelta di costruire il biodigestore a Maran fosse stata in qualche modo già decisa dalla Comunità di valle senza confronto con i cittadini); ma votata con 25 sì, un contrario e 3 astenuti nel dispositivo, che prevede di allargare le ipotesi per la realizzazione del biodigestore anche fuori della Valle dei Laghi. Ed è qui che entra in gioco la possibilità concreta che sia la zona industriale di Storo la possibile area di interesse per l'impianto di trattamento di rifiuti, che servirà - nelle ipotesi - tre macro aree del Trentino occidentale. 

Che la Valle dei Laghi sia ormai stata scartata lo afferma senza mezzi termini anche Giorgio Lunelli. Il capogruppo Upt ha dichiarato infatti che "l'idea di costruire in Valle dei Laghi un biodigestore è morta e sepolta". La discussione è stata a tratti molto polemica con Nerio Giovanazzi che ha affermato come "un buon esempio da taglio da spending review sarebbe quello dei 30 mila euro spesi per lo studio affidato dalla Comunità della Valle dei Laghi per individuare un luogo adatto (l'area Maran) per il biodigestore". Per il consigliere anche il percorso partecipato "è stato in realtà pilotato anche perché nessuno ha preso in considerazione la proposta di collocazione alternativa dell'impianto",  fatta dallo stesso Giovanazzi e da Bombarda. "Poi Pacher - ha detto il consigliere - in una una recente riunione ha comunicato che altri comuni sono disponibili ad accogliere il biodigestore. Storo ha avanzato la proposta di costruirlo in zona industriale". A questo punto, ha chiesto Giovanazzi, "a cosa sono serviti i 30 mila euro per uno studio che non ha preso in considerazione l' Alto Garda e Ledro e le Giudicarie, che comunque dovranno conferire l'umido all'impianto?". Morandini (PdL) ha affermato che i 30 mila euro, stando così le cose, non andrebbero pagati. 
 
Il vicepresidente della Giunta Alberto Pacher ha definito "ingenerosa la premessa della mozione nei confronti della Comunità che ha avuto il coraggio di avviare un percorso partecipativo". Alberto Pacher ha detto che chi parla di accordi tra Provincia e Comunità per collocare l'impianto in zona Maran afferma il falso e che le nuove proposte (Storo) verranno valutate. E comunque "gli incontri hanno permesso ai cittadini di conoscere gli impianti e quindi vincere le paure". 
 
Uno dei tre firmatari della mozione, Bombarda dei Verdi, ha affermato che fin dall'inizio si dovevano coinvolgere tutte le tre Comunità interessate: "Ora che si fa, mettiamo in concorrenza Maran, un luogo tra l'altro bellissimo, con Storo?". Anche il rappresentante dei Verdi ha lamentato il fatto che la proposta sua e di Giovanazzi non è stata neppure presa in considerazione. 
 
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