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Cronaca Dro / placche zebrate

Base jumping: un'altra morte al Becco dell'Aquila

A soli cinque giorni di distanza dal tragico volo di Maria, un altro base jumper ha perso la vita lanciandosi dal Monte Brento: sembra che durante il volo il 38enne spagnolo abbia aperto il paracadute, che però lo ha portato a schiantarsi contro la parete zebrata

Un'altra morte sul Monte Brento: dopo il volo di Maria, finito in tragedia martedì scorso, un altro base jumper ha perso la vita in un salto con la tuta alare dal becco dell'Aquila. Si tratta di un 38enne spagnolo, di madrid, in vacanza a Dro dove l'area delle pareti rocciose sta diventando uno dei posti più ambiti al mondo per gli appassionati di questo sport estremo.

Il base jumper si è lanciato ieri poco prima delle 19 dal punto chiamato Becco dell'Aquila insieme ad altri due sportivi: uno è atterrato sulla piazzola a fondo valle, un altro si è schiantato sugli alberi mentre per lui il volo è stato fatale. Secondo quanto riporta il Soccorso Alpino, intervenuto sul posto, il giovane calzava la tuta alare e dopo aver effettuato un volo radente lungo le rocce, resosi conto che si trovava troppo vicino alla montagna, nel tentativo di allontanarsi da questa ha aperto il paracadute, ma purtroppo senza esito, infatti, la vela lo ha catapultato contro la parete rocciosa, facendolo schiantare.

A seguite il tragico salto, dalla piazzola a fondo valle, è stato l'amico del base jumper, che ha chiamato i soccorsi. Purtroppo per gli uomini del Soccorso Alpino, giunti sul posto in elicottero, non c'è stato altro da fare che constatare il decesso, dopo aver individuato il corpo dell'uomo su una piccola cengia della parete detta "Placche zebrate", in cima alla via Claudia. Il medico rianimatore è stato calato a terra con il verricello ma non ha potuto fare altro che constatare la morte del giovane, il cui corpo è stato recuperato e trasportato a valle. 

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