Bare e cadaveri abbandonati in un capannone in Valsugana: indagano i carabinieri
Circa trenta bare, smontate, ma anche resti umani, ritrovati in un capannone abbandonato
Ha dell'incredibile la scoperta dei Carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico, fatta a Scurelle in Valsugana: una trentina di bare e dei corpi senza vita all'interno di un capannone industriale. A scoprire il tutto, in realtà, sono stati gli agenti della Polizia Locale, che hanno chiamato i militari del Nucleo ecologico dopo aver visto uno strano movimento attorno all'edificio, ora posto sotto sequestro.
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In seguito al macabro ritrovamento la Procura di Trento ha aperto un fascicolo. L'ipotesi di reato è di vilipendio di cadavere. Resta da ricostruire, e non sarà facile, il movente: secondo una prima ipotesi i responsabili avrebbero trafugato le bare da qualche cimitero, per poi smontarle all'interno del capannone, lontano da occhi indiscreti e rubare così lo zinco e l'ottone utilizzati per le finiture.
Una seconda ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di una macabra truffa: le bare, con i loro occupanti, potrebbero essere state occultate all'interno del capannone da imprese addette alla cremazione, anzichè portate in un impianto crematorio, per poi incassare comunque il dovuto per il servizio.