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Cronaca

Ateneo: dal 1 novembre 2018 aumentano le loro borse di studio per i dottorati

Ai beneficiari verrà corrisposto un importo non inferiore a 1200 euro mensili, a fronte degli attuali 1.010. Il Cda dell'Università ha anche approvato il bilancio di previsione: pareggio tra costi e ricavi sulla cifra di 223 milioni di euro

Nella seduta di giovedì 21 dicembre del Consiglio di amministrazione dell’Università di Trento si è discusso e approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2018 dell’Ateneo. Il documento include il bilancio di previsione autorizzatorio per l’anno 2018, le proiezioni sul 2018-2020 e i prospetti di riclassificazione previsti dai decreti ministeriali relativi ai 'nuovi principi contabili e schemi di bilancio in contabilità economico-patrimoniale per le università'. Il conto economico del prossimo esercizio, garantisce il pareggio tra costi e ricavi sulla cifra di 223 milioni di euro, prevedendo l’utilizzo di riserve di patrimonio netto per 12,1 milioni. Per quanto attiene il piano degli investimenti sono stati stanziati 19,2 milioni complessivi, di cui 11,6 milioni destinati allo sviluppo del piano edilizio (in particolare prosecuzione dei lavori relativi al compendio Manifatture Tabacchi e a Mesiano per la biblioteca e i laboratori) e 7,5 milioni per l’acquisto di attrezzature scientifiche. I contributi in conto capitale della Provincia autonoma di Trento ammontano a 10,5 milioni.

I trasferimenti da parte della Provincia autonoma di Trento, sulla base dell’impegno assunto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e rilevati tra i contributi in conto esercizio, ammontano a 114,8 milioni di euro e sono ripartiti fra una quota base, destinata a dare continuità alle attività già in essere (111,6 milioni), una quota programmatica, assegnata per il finanziamento di specifici programmi di sviluppo già definiti in precedenza (0,2 milioni) e residui di anni precedenti riferiti ad iniziative progettuali di interesse comune non ancora ultimate (3 milioni). Per quanto attiene i ricavi propri, emerge la capacità dell’Ateneo trentino di attrarre finanziamenti per la ricerca (31milioni), fra i quali spiccano 25,4 milioni relativi a progetti di ricerca comunitari nell’ambito dei programmi FP7 e Horizon 2020. Significativi anche i proventi derivanti da ricerche commissionate e da trasferimento tecnologico (8,8 milioni) e la contribuzione studentesca per 17,7 milioni. 

Il Cda, su proposta del Senato accademico, ha anche approvato una misura in favore di dottorandi e dottorande. Dal 1 novembre 2018 saranno aumentate le loro borse di studio per la frequenza dei corsi di dottorato. Ai beneficiari verrà corrisposto un importo non inferiore a 1200 euro mensili, a fronte degli attuali 1.010.  Con la delibera approvata l'Ateneo porta così l’ammontare della borsa, stabilito dalla normativa vigente in 13.638 euro lordi, a 16.290 euro lordi. L’aumento si ripercuoterà positivamente, in modo proporzionale, anche su altre voci correlate, come le maggiorazioni di borsa per attività di ricerca all'estero o il budget destinato all'attività di ricerca a partire dal secondo anno. 

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