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Lunedì, 29 Aprile 2024
Terrorismo

Attentato Bruxelles, collegamenti (anche) con Trento? Perquisizioni a tappeto

In queste ore ispezioni nei confronti di 18 soggetti nordafricani, in varie province, tra cui la nostra. Ecco chi è finito nel mirino delle forze dell'ordine e perché dopo i fatti dello scorso 16 ottobre

Sono 18 le persone finite nel mirino dei Ros e della Digos di Bologna, con i militari che stanno facendo perquisizioni in tutta Italia, compresa la provincia di Trento, per i contatti avuti da queste persone, tutte di origine nordafricana, con Lassoued Abdessalem, l'autore dell'attentato in cui lo scorso 16 ottobre a Bruxelles morirono due persone.

L’operazione

Oltre ai Ros e alla Digos, all’operazione ha partecipato anche il Raggruppamento Operativo Speciale di Roma e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, con i decreti emessi dal procuratore distrettuale Giuseppe Amato e dal pm Stefano Dambruoso della Dda di Bologna.

Le perquisizioni sono scaturite anche dalle acquisizioni provenienti dai canali di cooperazione internazionale, avviate fin da subito con la polizia belga e l'Europol, che hanno consentito di fare piena luce sui contatti mantenuti in Italia dal terrorista, rimasto nel Paese per quattro anni, dal 2012 al 2016.

Le persone coinvolte sarebbero appartenenti alla cerchia di relazioni virtuali di Abdessalem, utilizzando profili social con contenuti tipici degli ambienti dell’estremismo religioso. Gli sviluppi di tali accertamenti hanno già permesso di individuare anche altri stranieri per i quali è stata attivata l’espulsione.

Nel frattempo, informano le forze dell’ordine, si stanno vagliando le posizioni dei perquisiti per valutare la regolarità della loro permanenza sul territorio nazionale.

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