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Cronaca Gardolo

Scuola, oltre 1300 docenti in assemblea contro tagli e precariato

Per quanto riguarda proprio gli insegnanti precari, la Cgil chiede che sia rivista la norma riguardante l'apertura della graduatoria permanente per titoli: "Per non creare insegnanti di serie A e serie B"

Oltre 1300 i docenti trentini che hanno partecipato questa mattina all'incontro promosso dai sindacati della Scuola al palazzatto dello Sport di Gardolo, riempiendolo in ogni ordine di posti. Precariato e taglio delle risorse le questioni più importanti sul tavolo. Per quanto riguarda proprio gli insegnanti precari, la Cgil chiede che sia rivista la norma riguardante l'apertura della graduatoria permanente per titoli, consentendo l'inserimento, nelle modalità abituali, degli insegnanti in possesso di abilitazione e abilitandi. "Senza creare una diversificazione ingiusta tra insegnanti di serie A e insegnanti di serie B", commenta commenta Gloria Bertoldi della Flc Cgil.

Oltre 1300 docenti a Gardolo contro i tagli alla scuola

 
 "Ancora troppo spesso la scuola  diventa il bersaglio di chi pensa a tagliare la spesa pubblica, senza pensare al modello di scuola che si vuole realizzare a favore della cittadinanza, ma anche dello sviluppo - commenta Gloria Bertoldi -. Per noi è fondamentale riconoscere il ruolo e l'impegno profuso quotidianamente dagli insegnanti di tutte le scuole in Trentino. E' tempo quindi di superare la logica di fare cassa con le risorse destinate alla scuola. Per questo porteremo al tavolo di confronto con la giunta provinciale la preoccupazione dei tanti docenti intervenuti oggi a Trento. Alla Provincia chiediamo di rivedere le ipotesi di tagli alle risorse della scuola, inserite in finanziaria, trovando le modalità di rendere più efficace la spesa senza depotenziare i servizi all'utenza".  In ballo ci sono anche retribuzioni e scatti di anzianità per il personale, le modalità per reclutare i docenti, le risorse complessive investite nell'istruzione. 
 
Hanno invece manifestato in piazza Dante un centinaio di giovani laureate, docenti della scuola primaria, che chiedono all' assessore provinciale all'istruzione Dalmaso di riaprire la graduatoria, bloccata al 2010. In Regione sono circa 350 le ragazze che mirano ad insegnare nelle scuole dell' infanzia e in quelle elementari, ma non possono entrare nella graduatorie provinciale di immissione.
 

 

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