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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Furti, rapine e spaccate nei negozi: associazione a delinquere di giovanissimi

Una decina di giovani, in prevalenza provenienti dalla città di Trento, si sarebbero resi responsabili, tra settembre 2016 e febbraio 2017, di 6 rapine, 16 furti in abitazione e negozi e di 5 tentati furti

I carabinieri di Trento e Cavalese hanno smantellato un'associazione a delinquere, composta da una decina di giovani, in prevalenza provenienti dalla città di Trento, ritenuta responsabile, tra il mese di settembre 2016 ed il mese di febbraio 2017, di 6 rapine, 16 furti in abitazione ed attività ricettive o commerciali e di 5 tentati furti, perpetrati nella città di Trento e provincia. L’indagine, denominata 'Arancia Meccanica' per le condotte violente ed aggressive poste in essere da alcuni dei componenti dell’associazione criminale, in particolare durante le rapine, nasce dagli accertamenti eseguiti a seguito di un colpo messo a segno la notte tra l’8 ed il 9 settembre 2016 nel comune di Cembra-Lisignago, dove furono consumati due furti e ne fu tentato un terzo. 

Dalle prime indagini fu immortalato dalle videocamere un gruppo di 4 malviventi che nella circostanza, partito da Trento si era diretto nella valle di Cembra proprio per compiere un’ampia azione delittuosa verso più obiettivi. Infatti in quell’occasione, furono trafugati denaro, un quad ed una motosega di medio valore. Da qui si è sviluppata poi il resto delle attività d’investigazione, consistita nell’esame delle immagini di videosorveglianza e nelle analisi dei tabulati telefonici nonché dai rapporti informativi ed investigativi tenuti con l’Aliquota Operativa  di Trento e dalla Squadra Mobile della Polizia di Trento. È stato così individuato un primo gruppo di giovani che si era reso già responsabile, secondo gli inquirenti, di gravi fatti delittuosi commessi in Trento, fra i quali rapine perpetrate nel mese di ottobre e novembre 2016 ed alcuni furti in danno di esercizi commerciali di Trento compiuti fra il novembre e dicembre 2016, eventi che avevano creato all’epoca notevole allarme sociale in città.

Le successive attività tecniche di intercettazione telefonica, delegate all’Aliquota Operativa di Cavalese dal pm Davide Ognibene ed i relativi servizi di riscontro svolti sul territorio in collaborazione con i militari del Nor di Trento, hanno consentito di individuare ulteriori soggetti che farebbero parte dell’associazione criminale.

Il modus operandi utilizzato dagli associati della consorteria criminale - sostengono ancora gli inquirenti - era sempre lo stesso: dopo aver individuato l’obiettivo da colpire, veniva impiegata la forza e la spregiudicatezza dei  più determinati. Gli esecutori materiali, dopo aver asportato soprattutto denaro contante, telefoni e computer, monili in oro e argento e orologi di valore, scappavano utilizzando i veicoli rubati e le loro stesse autovetture. Inoltre in alcune azioni delittuose, specie nei vari raid predatori verso esercizi commerciali, hanno usato particolare violenza verso le cose per raggiungere il proprio scopo.

I soggetti rientranti nell’associazione criminale, colpiti da provvedimenti restrittivi sono tutti giovani tra i 18 ed i 25 anni. Il presunto capo del gruppo, un 22enne di Trento, P.B., si trova in carcere, dove è finito anche A.R., 23enne di orgini marocchine ma residente a Trento. Colpiti dall'ordinanza del Gip anche T.D., nato in Romania nel 1998 ma residente a Trento, A.I., 24 anni, nato a Casablanca ma residente a Trento, Y.R, 21 anni, anch'egli originario del MArocco ma residente in città, e D.L., 20enne di origini siciliane ma residente nel capoluogo. Quattro dei sopracitati soggetti, sono stati associati  alle Case Circondariali di Trento, Bolzano e Verona, mentre due sono agli arresti domiciliari. Sono state inoltre indagate a piede libero, nell’ambito della stessa indagine, altre quattro persone: S.E. classe 1998, di nazionalità moldava, domiciliato a Trento; I.T.  classe 1992, di nazionalità serba, domiciliato a Trento; D.A. classe 1996, di nazionalità afghana, domiciliato a Levico Terme; M.F.  classe 1998, di nazionalità italiana, domiciliato a Milano.

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