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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Povo / Via della Resistenza

Centri diurni per anziani: dal 2017 si paga in base all'Icef

Compartecipazione alla spesa pubblica per i servizi destinati agli anziani: dal 1° gennaio 2017 il calcolo in base all'indicatore Icef sarà esteso anche alle prestazioni dei centri diurni per anziani ed ai servizi domiciliari essenziali, quali bagno assistito e trasporto. 

E' quanto ha annunciato oggi l'assessore alla sanità Luca Zenni affermando che la compartecipazione calcolata in base all'indicatore Icef, introdotta l'anno scorso per assistenza domiciliare e pasti a domicilio, ha dato "esito positivo, dimostrando l'adeguatezza del nuovo modello di calcolo e premiando la scelta fatta dall'esecutivo verso una maggiore equità del sistema". Si tratta anche in questo caso di una sperimentazione, che avrà durata di sei mesi.

Ecco in dettaglio i costi, riportati nel comunicato della provincia pubblicato oggi:

La compartecipazione alle spese per fruire di interventi di sostegno alla domiciliarità è legata alla condizione economica familiare (Icef). Con Icef inferiore a 0,13 (che convenzionalmente rappresenta la "soglia di povertà") si applica la quota minima, con Icef uguale o superiore a 0,40 si applica la quota massima, con Icef compreso fra 0,13 e 0,40 si applica una quota che varia proporzionalmente.

- aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona: la quota minima è di 2 euro all'ora, la quota massima è di 18 euro all'ora;
- aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona erogati nell'ambito dei Piani di assistenza domiciliare integrata/cure palliative: la quota minima è di 2 euro all'ora, la quota massima è di 3 euro all'ora;
- pasto presso la struttura: la quota minima è di 4 euro a pasto, la quota massima è di 10 euro a pasto;
- pasto a domicilio: la quota minima è di 4,5 euro a pasto, la quota massima è di 13 euro a pasto;
- telesoccorso e telecontrollo: la quota minima è di 0,10 euro al giorno, la quota massima è di 1 euro al giorno;
- doccia assistita presso centro servizi: la quota minima è di 1 euro al giorno, la quota massima è di 9 euro al giorno;
- bagno assistito presso centro servizi: la quota minima è di 2 euro al giorno, la quota massima è di 18 euro al giorno;
- - presenza Centro diurno per anziani: la quota minima è di 8 euro al giorno, la quota massima è di 24 euro al giorno;
trasporto per accesso a strutture: la quota minima è di 1 euro al giorno, la quota massima è di 4 euro al giorno;

Criteri di salvaguardia

- franchigie elevate per quanto riguarda il patrimonio immobiliare (150.000 euro sull'abitazione di residenza) e mobiliare (50.000 euro);
- un tetto massimo di compartecipazione che riguarda tutti i servizi sociali fruiti. Con Icef inferiore a 0,13 vi è infatti una quota di compartecipazione massima pari a 20 euro mensili, per gli interventi fruiti, ad esclusione dei pasti a domicilio, dove la quota minima è comunque conteggiata (4 euro a pasto per il servizio e 0,50 per la sola consegna). Con Icef pari o superiore a 0,13 è individuata una percentuale progressiva di patrimonio aggredibile per far fronte agli interventi richiesti.

Gli utenti non fruitori degli interventi previsti nella deliberazione 477/2015 hanno tempo fino al 20 febbraio 2017 per presentare la dichiarazione ICEF con decorrenza del nuovo importo dal 1° gennaio 2017.

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