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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

L'antifurto si può detrarre dalle tasse. CNA: "Attenzione ai kit fai-da-te"

Furti estivi? Meglio rinunciare alla soluzione "autarchica". L'associazione di imprese CNA: "Il lavoro di un professionista con regolari fatture permette di detrarre quasi metà della spesa"

L'antifurto si può detrarre dalle tasse. A ribadirlo, in questo periodo di vacanze e case incustodite, è Claudio Corrarati, preidente del CNA del Trentino Alto Adige che cita dati del Censis a dir poco inquietanti: un appartamento svaligiato ogni  due minuti nel 2015 in Italia. A volte si tratta di furti da poochi euro, spesso meno gravi dei danni, fino ad arrivare a perdite ingenti, in ogni caso la richiesta di  impianti di allarme ha registrato un aumento significativo proprio a partire dall'anno scorso.

Una sicurezza in più per i cittadini, ed un'opportunità per le aziende specializzate nonostante in rete circolino molte soluzioni fai da te, kit da cento euro con tanto di sirene e  sensori. "Questo tipo di  soluzione presenta non pochi svanntaggi - afferma Günther Schwienbacher referente CNA Installazione e Impianti Trentino Alto Adige - Prima di tutto, se l’antifurto non è installato da un impiantista abilitato non può ottenere la cosiddetta dichiarazione di conformità e, di conseguenza, non viene assicurato. Si tratta, poi, di meccanismi delicati e le possibilità che non funzionino sono alte".

Il lavoro realizzato da un professionista non solo è più affidabile, ma può anche essere vantaggioso grazie alle detrazioni fiscali: "regolari fatture rilasciate per i materiali acquistati e il lavoro svolto da un professionista, oltre che il pagamento attuato tramite bonifico, sono requisiti imprescindibili per usufruire degli sgravi fiscali riconosciuti alle ristrutturazioni edili, pari alla metà della spesa” conclude Schwienbachher. 

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