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Cronaca

Montagna: la 'prima' di Anna Facchini da presidente della Sat

Tra i temi, la trattativa in corso al tavolo di lavoro istituzionale per l'accesso dei biker sui sentieri, la questione culturale di un approccio consono e rispettoso nei confronti della montagna, la ricerca di nuovi linguaggi che possano coinvolgere i giovani

La trattativa in corso al tavolo di lavoro istituzionale per l'accesso dei biker sui sentieri, la questione culturale di un approccio consono e rispettoso nei confronti della montagna, la ricerca di nuovi linguaggi che possano coinvolgere i giovani. E la grande partita dei rifugi dove "il punto fermo rimane una connotazione di presidio per alpinisti ed escursionisti, non un albergo a cinque stelle. Le ristrutturazioni mirano a creare ambienti confortevoli, ma non rapportabili per questioni di ubicazione a strutture ricettive di fondo valle". La presidenza di Anna Facchini - eletta al vertice della Sat con 11 voti a favore, 6 per Roberto Bertoldi, una scheda bianca ed un componente assente - inizia con alcuni dei temi per il suo mandato. In questo contesto - è stato detto oggi nel corso di una conferenza stampa a Trento - gli occhi sono puntati sul rifugio Boè in ristrutturazione appena si scioglierà la neve, con un intervento triennale, dove la Provincia ha investito quasi 4 milioni di euro, spalmati su un piano finanziario decennale. 

Molto attesa anche la ricostruzione del rifugio Tonini andato distrutto a seguito di un incendio del dicembre 2016, del quale è in corso la fase di progettazione. Facchini, oggi durante una conferenza stampa, ha ribadito il fatto che le donne candidate nel Consiglio centrale della Sat sono state elette tutte e dunque questo era il momento per innovare e premiare l'impegno di una donna. Il prossimo Consiglio direttivo avrà dunque il compito di stilare le priorità sulle quali iniziare a confrontarsi e a lavorare, nel frattempo fino a quando sarà necessario le 10 Commissioni in essere resteranno attive, in attesa della verifica sulla disponibilità di presidenti e componenti dei vari gruppi di lavoro, di continuare nel percorso tracciato. Grande attenzione alla montagna e all'ambiente, come da tradizione della Sat, che ha 34 rifugi di proprietà, 87 sezioni, 10 Commissioni, 5.500 chilometri di sentieri e 27.000 soci. L'idea della presidente è quella di fare squadra: "Roberto Bertoldi per quanto riguarda il tema sezioni e scuole di alpinismo – ha sottolineato la presidente -  Elena Guella per quanto concerne l’ambiente, rappresentano due valide risorse per proseguire l’attività, un triennio che mi piacerebbe condurre all’insegna dell’armonia e dello spirito di collaborazione"

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