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Lunedì, 29 Aprile 2024
La manifestazione

Animalisti in protesta contro il Ddl "ammazza orsi", scontri con la polizia

Un'attivista è riuscita a entrare ed è intervenuta durante la discussione contestando il Ddl. Poi è stata allontanata e quando è stata portata fuori è esplosa la protesta con alta tensione fra manifestanti e forze dell'ordine

Gli attivisti della campagna “StopCasteller” si sono riuniti questa mattina in presidio di protesta sotto la sede della provincia durante la discussione del così detto  Ddl “ammazza-orsi”, che prevede di uccidere otto orsi l’anno.

Alcuni attivisti hanno cercato di entrare nell’aula consiliare ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine nonostante la discussione fosse pubblica. Un'attivista è riuscita a entrare ed è intervenuta durante la discussione contestando il Ddl: “Questa legge - ha dichiarato - è bracconaggio legalizzato. Ribellarsi è un diritto e un dovere dei cittadini”. La manifestante è stata fatta uscire dalle forze dell'ordine e identificata. Scontri con le forze dell’ordine anche all’esterno del palazzo regionale dove manifestanti, vedendo la propria compagna scortata fuori dalle forze dell’ordine, hanno lanciato palle di vernice sulla facciata.

“Dal 10 febbraio scorso è in atto un tentativo di intimidazione e repressione nei confronti della campagna Stopcasteller - dichiarano gli attivisti -. Dopo le denunce e i fogli di via, ai volti più noti della campagna, oggi, non è stato consentito l'accesso in aula, nonostante le sedute siano pubbliche. La democrazia implica il concorso dei cittadini alla vita politica e il diritto di protestare e ribellarsi se chi governa prende decisioni sbagliata. Noi siamo in piazza oggi a fare il lavoro dell’opposizione, che non ha saputo dare voce al forte dissenso che esiste, in Trentino, sulla gestione degli orsi”.

Scontri fra animalisti e polizia davanti alla Provincia - Video

“Con questa legge scellerata - continuano i manifestanti - Fugatti chiude il cerchio di una politica inaigurata 20 anni fa', quando organizzava banchetti a base di carne d'orso. Una legge che tenta di apparire neutra ma che di scientifico non ha nulla e che, insieme al bracconaggio, porterà a una seconda estinzione degli orsi in Trentino. Anche il Muse, durante la conferenza informativa, ha dichiarato che la sopravvivenza della specie è ancora a rischio a causa della scarsa variabilità genetica”.

“Una legge fondata su menzogne che deve essere smascherata. Questa legge non garantirà la sicurezza delle persone. Non esiste alcuna evidenza scientifica che l'uccisione degli orsi riduca i conflitti e aumenti la sicurezza delle comunità. Quello che è certo, però, è che condannerà irrimediabilmente la popolazione ursina all’estinzione e questo Fugatti lo sa benissimo. Otto orsi uccisi legalmente ogni anno, sommati e all'isolamento genetico e a quelli vittime del bracconaggio selvaggio, non lasciano speranza in merito alla sopravvivenza della specie. Oltre il 60% degli orsi morti hanno perso la vita a causa dell’uomo”.

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