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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Dante Alighieri

Salviamo i daini: animalisti denunciati a Ravenna, ci sono anche due trentini

Via libera all'abbattimento dei daini in esubero nella riserva naturale alla foce del Po ma gli animalisti non ci stanno: la scorsa notte blitz con vernice e scritte infamanti nella casa del presidente dei cacciatori, ma anche di un cittadino estraneo alla vicenda, omonimo di un dirigente provinciale. Tra i denunciati anche due trentini

Ci sono anche due trentini tra i cinque attivisti, ora denunciati, che nella notte tra venerdì e sabato avrebbero compiuto un'azione dimostrativa nel ravennate contro l'abbattimento dei daini nella pineta di Classe. Secondo la Provincia di Ravenna nella riserva naturale di Classe ci sarebbero 67 daini in "esubero" e si è così dato il via libera all'abbattimento da parte dei cacciatori. La vicenda risale all'autunno scorso scorso, alcune associazioni animaliste hanno presentato il ricorso, poi perso di fronte al Consiglio di Stato.

La rabbia evidentemente però non si è placata: la notte scorsa i cinque hanno preso di mira la casa del presidente dell'Ambito territoriale caccia (una sorta di Associazione cacciatori) con scritte infamanti e vernice rossa sul muro di cinta, e la sede dell'ente a Savio dove sono state anche infrante le finestre e danneggiate le recinzioni.

Ma non solo: è stata colpita anche l'abitazione di un cittadino del tutto estraneo alla vicenda, a San Bartolo di Ravenna. Si è trattato, pare, di un errore dato che l'uomo è omonimo di un politico provinciale, con deleghe alla caccia e all'ambiente. Nella mattinata di sabato i carabinieri di Milano Marittima hanno rintracciato la Mercedes Classe A a bordo della quale viaggiavano gli animalisti.

Si tratta di due trentini, un 49enne di Nago ed un 25enne di Cles, e tre donne, una 44enne padovana, una coetanea bergamasca ed una 48enne marchigiana. Nel bagagliaio i palloncini usati per lanciare la vernice, oltre a pennelli e rulli, un martello ed addirittura una lista, con gli obiettivi da colpire. Tutti e cinque sono stati denunciati a piede libero per imbrattamento, danneggiamento e violazione di domicilio.

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