Disperso sul Lagorai, sopravvive mangiando erbe per nove giorni
Una storia fortunatamente a lieto fine: disperso da giorni, è riuscito ad uscire dal canalone nel quale era scivolato, dopo nove giorni di fatiche. E' stato trovato da un escursionista di passaggio e portato all'ospedale di Cavalese dove ha raccontato la sua incredibile storia...
E' riuscito a sopravvivere nove giorni tra i boschi del Lagorai mangiando erbe selvatiche e cortecce. Poteva essere una tragedia ed invece la storia di Aldo Braito, raccontata oggi sulle pagine del quotidiano Il Trentino e ripresa dalle principali agenzie nazionali, ha un lieto fine, e forse per questo sta facendo il giro del web.
Aldo, 71enne di Daiano, era uscito la mattina del 30 luglio per un'escursione nei boschi attorno ai laghi di Bombasel con l'intento di raccogliere le gemme di mugo che servono per fare sciroppi e grappe aromatizzate. Per raccoglierle però si è avventurato lungo un pendio impervio, ha messo il piede in fallo ed è scivolato in un canalone roccioso. Ai cronisti racconta di essersi ferito alla testa ed alle gambe, ma la cosa peggiore è che non riusciva più a risalire. Bloccato in fondo alla scarpata ha provato a chiamare il 118 ma non c'era campo.
Nel frattempo i familiari hanno contattato il Soccorso Alpino, ed è stato aperto anche un gruppo su facebook nella speranza che qualcuno potesse fornire informazioni utili alle ricerche. I giorni passavano e la speranza di ritrovarlo vivo diminuiva, nessuno poteva sapere che lui era vivo e che sopravviveva mangiando erbe, in particolare l'acetosella. E' stata la conoscenza naturalistica a salvarlo, a permettergli di nutrirsi e tirare avanti.
Rimessosi in sesto ha provato a risalire il canalone ma il pendio era troppo ripido. C'è riuscito sabato mattina, dopo nove giorni di fatiche. Deve la sua salvezza anche all'incontro con un escursionista, Giulio Delladio di Tesero, che, trovandolo in quelle condizioni, lo ha subito aiutato a scendere a valle, caricato nell'auto e portato al Pronto Soccorso più vicino.
