Giro di vite su alcol e droghe al lavoro, CNA: "Siamo imprenditori, non poliziotti"
Test a sorpresa sul luogo di lavoro, non ammissione al lavoro e non idoneità temporanea, e possibilità di sospensione in caso di rifiuto dei test. Norme restrittive in arrivo per quanto riguarda il rapporto tra posto di lavoro ed uso di alcol e droghe. Le nuove disposizioni ministeriali sono state discusse ieri alla Conferenza Stato-Regioni, ma c'è già chi protesta: sono gli imprennditori trentini ed altoatesini dell'ssociazione di imprese CNA.
"Siamo imprenditori, non poliziotti - spiega il presidente Claudio Corrarati - Ogni datore di lavoro è interessato alla salute dei suoi dipendenti, ma chiederci di diventare poliziotti all’ingresso dell’azienda per verificare il tasso alcolemico mi sembra un’assurdità. Peraltro sono costi aggiuntivi insostenibili per le piccole e micro imprese. La CNA del Trentino Alto Adige ha chiesto alle Province Autonome di Bolzano e Trento di dare parere contrario alla norma proposta dal Ministero, per individuare modalità più facilmente gestibili".