Ristoratore aggredito in piena notte con lo spray al peperoncino
Dopo la fuga dell'uomo i malviventi lo hanno rincorso. La reazione: "Trento non è più sicura"
“Scusi, dov’è la stazione?”. Con queste parole due malintenzionati hanno avvicinato nei giorni scorsi Federico Rigotti, titolare del Ca’ dei Gobj, noto ristorante del centro di Trento, spruzzandogli poi addosso dello spray al peperoncino, con l’obiettivo di rubargli il cellulare.
L’uomo si trovava in via San Pio X, dove aveva accompagnato a casa un suo dipendente; l’aggressione è avvenuta mentre era in auto. L’uomo è riuscito a liberarsi e a fuggire, ma i malviventi lo hanno inseguito e solo l’intervento di tre persone che stavano passando in quell’istante ha evitato il peggio. Dopo l’aggressione, Rigotti è stato portato in pronto soccorso.
Le reazioni
“Questi episodi non devono e non possono avvenire in una città come Trento, una realtà che deve avere dei livelli di sicurezza che seguono le esigenze della popolazione. Se un cittadino percepisce una condizione di insicurezza questo è un dato importante che deve imporre una riflessione. Se più cittadini la percepiscono, non si può considerare come qualcosa da sottovalutare. Il presidio costante del territorio e la prevenzione sono oggi quanto mai necessari. La richiesta del sindaco di attivare il progetto ‘Strade Sicure’ diventa a maggior ragione opportuna e doverosa nel contesto attuale” il commento della consigliera comunale Silvia Zanetti.
Molto dure anche le parole di Mauro Paissan, presidente della Confesercenti del Trentino: “Trento non è più una città sicura. Siamo arrivati a un livello di deriva tale che non si sta più parlando di sicurezza percepita, ma di fatti oggettivi, di episodi gravi di criminalità che mettono in serio pericolo la vita dei cittadini. Esprimiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del nostro dirigente – Rigotti è vicepresidente di Fiepet – ed evidenziamo come fatti del genere stiano accadendo sempre più spesso, solo poche settimane fa è stato aggredito un altro imprenditore nella sua edicola. Sono episodi che possono capitare a chiunque e nessuno è più al sicuro. È ancora più preoccupante il fatto che ci stiamo abituando a considerare ormai normale questa situazione e questi episodi”.
