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Cronaca Arco

Accoltellamento di Arco: non fu tentato omicidio, condannati per lesioni

Sono stati condannati i due militanti di estrema destra, già arrestati in settembre, per l'accoltellamento di Arco, il 17 maggio scorso, ai danni di un ragazzo per (futili) motivi "politici". Il Gup ha però rigettato l'accusa di tentato omicidio, le condanne, comunque pesanti, sono per lesioni dolose

Nicola Paolini, moriano di 47 anni, ed il ventiseienne arcense Michele Prandi sono stati condannati per l'accoltellamento avvenuto il 17 maggio dell'anno scorso ad Arco. I due, ritenuti militanti dell'estrema destra locale, sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 2 anni e 4 mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio di ieri dal Gup di Rovereto, che ha però respinto l'accusa di omicidio colposo, accogliendo quella di lesioni aggravate.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti (clicca qui) il tutto nacque, attorno alla mezzanotte, da motivazioni di "colore" politico, a causa della t-shirt indossata dalla vittima, evidentemente sgradita ai due che dalle parole passarono alle mani finchè uno dei due non estrasse l'arma colpendo il ragazzo al fianco. L'ipotesi di omicidio era stata avanzata dall'accusa poichè la lama arrivò a pochi centimetri dagli organi vitali. 

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