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Cronaca Centro storico

"Dilaga l'accattonaggio organizzato e le sanzioni non funzionano"

Il consigliere Cia: "In due anni la polizia locale ha elevato complessivamente 434 violazioni, di queste solo 1 è stata pagata per un importo pari a 55 euro. Neppure sufficiente per pagare il cartaceo dei restanti verbali"

Chiedere elemosina è lecito, ma a Trento "sta dilagando una sorta di accattonaggio organizzato che spesso è praticato in modo ripugnante, vessatorio, molesto e che arriva perfino a simulare deformità o malattie, adoperando anche mezzi fraudolenti per richiamare l’attenzione e suscitare compassione e pietà dei passanti". Lo sostiene il consigliere comunale Claudio Cia, che ha presentato una interrogazione in consiglio comunale sull'argomento. 

"Basta recarsi alla stazione dei treni di buon mattino (dalle 6:30 alle 7:00 ) per incontrare i tanti professionisti accattoni che, dopo un breve briefing in cui si spartiscono la città, durante il giorno incontriamo ovunque davanti a chiese, ospedali, centri commerciali, scuole, cimiteri, ecc. Ormai sono parte dell'arredo urbano anche se i loro volti continuano a cambiare perché hanno raggiunto il budget preventivato, si spostano e cedono il posto ad altri: turnover come in un'azienda", afferma il Cia.

Il consigliere ricorda che "il regolamento di polizia urbana vieta di mendicare nelle fiere e nei mercati, davanti a edifici pubblici, ospedali, scuole e per chi viola tali disposizioni è prevista una sanzione da 27 a 162 euro". E allora perché il nostro territorio è così gettonato? Perché - afferma ancora Cia - "nel nostro comune le sanzioni fioccano, ma non tutti sono tenuti pagarle. Se ad esempio sei automobilista indisciplinato e ricevi una contravvenzione, non hai alternative: o paghi o la riscossione sarà coattiva, ti portano via anche la casa. Se invece, magari senza fissa dimora, ti dai all'accattonaggio, puoi permetterti di non pagare e di continuare indisturbato a fare cassa e a fare quello che vuoi".

I dati ottenuti da Cia sembrano dargli almeno in parte ragione, quantomeno sulla quantità di multe effettivamente pagate: dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2012 il personale della polizia locale di Trento ha elevato complessivamente 434 violazioni dell'articolo di cui sopra, di queste solo 1 è stata pagata per un importo pari a 55 euro. "Neppure sufficiente per pagare il cartaceo dei restanti verbali di violazione non saldati", chiosa Cia.

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