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Il retroscena

Abdesalem Lassoued: l'attentatore di Bruxelles era passato per Trento

Tunisino, 45 anni, residente nel quartiere di Schaerbeek, sarebbe stato già noto ai servizi segreti per la sua radicalizzazione islamica

Abdesalem Lassoued, il tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, sarebbe sbarcato a Lampedusa nel 2011 e avrebbe successivamente raggiunto la Svezia. Da qui sarebbe tornato nel 2014 a Torino come "dublinante" per essere segnalato negli anni successivi anche a Bologna, Genova e Trento, monitorato dall'intelligence italiana come soggetto radicalizzato, pronto ad aderire alla causa della jihad.
Attualmente viveva in Belgio, dove ha effettuato l'attentato.

Chi è Abdesalem Lassoued

Chi è l'uomo sospettato per l'attentato a Bruxelles? Si tratta di Abdesalem Lassoued, tunisino di 45 anni, residente a Schaerbeek, quartiere della capitale belga tra i più densamente popolati dalla comunità turca e da quella nordafricana. Sarebbe entrato in Belgio nel 2019 da richiedente asilo e ci viveva da irregolare. Il sospetto attentatore di Bruxelles, secondo quanto si legge sul sito della testata belga Sudinfo.be, era conosciuto ai servizi di intelligence federali per la sua radicalizzazione islamica. Questa informazione resta comunque da confermare ufficialmente.

Il sospetto attentatore ucciso dalla polizia in un bar

La procura federale del Belgio ha fatto sapere che stamattina la polizia belga ha sparato a un uomo che potrebbe essere il sospetto attentatore di Bruxelles. L'uomo, ferito, è stato trasportato in ospedale, dove è morto poco dopo. La procura federale ha precisato che l'identità dell'uomo "non può ancora essere confermata". L'uomo, secondo 'Sudinfo', sarebbe effettivamente Abdesalem Lassoued, il 45enne tunisino ricercato per l'attentato di Bruxelles. L'arresto seguito allo scontro a fuoco sarebbe avvenuto nei pressi dell'abitazione del sospetto a Schaerbeek, perquisita poco prima dagli agenti di polizia. Durante la perquisizione compiuta a Schaerbeek, secondo quanto riportano i media del Belgio, sono state trovate diverse armi da fuoco. Altre sarebbero state rinvenute in un vicino parco pubblico. Gli inquirenti hanno confermato che una di queste potrebbe essere quella utilizzata per uccidere i due svedesi.

Un testimone avrebbe visto il sospetto attentatore di Bruxelles in un bar e avrebbe allertato la polizia, riporta il quotidiano svedese Aftonbladet. Ci sarebbe stato uno scontro a fuoco, con colpi sparati sia dal sospettato sia dalla polizia, spiega la testata svedese. Abdesalem Lassoued è stato colpito da un proiettile della polizia ed è morto. L'arma usata per l'attentato, un fucile d'assalto, è stata trovata accanto a lui. La polizia sta attualmente identificando la persona colpita utilizzando, tra l'altro, le sue impronte digitali, ma "tutto sembra indicare che la persona neutralizzata questa mattina dalla polizia belga nel quartiere di Schaerbeek sia il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, identificato come Abdesalem Lassoued", conferma il presidente della regione di Bruxelles-capitale, Rudi Vervoort.

La foto a Genova nel 2021

Il sospetto attentatore è stato ripreso in un video girato nel 2021 a Genova. Una foto pubblicata sul suo profilo Facebook, ora oscurato, lo ritrae in piazza della Vittoria, nel centro del capoluogo ligure nel 2021, durante un soggiorno probabilmente mentre si dirigeva in Francia. A pubblicare la foto è l'europarlamentare della Lega Marco Campomenosi. Il leghista in un tweet ha postato l'immagine dell'uomo, presa dal suo profilo Facebook - poi sospeso - con alle spalle il celebre arco di piazza della Vittoria, il 26 marzo del 2021. "Già dal 2016 risultava segnalato (dalla Tunisia?) per radicalizzazione. Dobbiamo forse fingere di essere sorpresi?", scrive Campomenosi.

Lassoued si era visto respingere la domanda di asilo nel 2020, ma poi era sparito dai radar delle autorità belghe. Aveva presentato una domanda di asilo nel novembre 2019 e aveva ricevuto responso negativo nell'ottobre 2020, venendo ufficialmente cancellato dal registro nazionale il 12 febbraio 2021. Per questo motivo non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo rimpatrio, hanno spiegato le autorità del Belgio. Non ha mai soggiornato in un centro d'accoglienza federale e, di conseguenza, l'ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non ha avuto efficacia.

"L'impressione è che si tratti di un lupo solitario", ha detto a Skytg24 l'ambasciatrice d'Italia in Belgio, Federica Favi. Il procuratore del Belgio Frédéric Van Leeuw ha confermato che nella notte si è svolta un'operazione di polizia rafforzata, guidata da unità speciali, in avenue Huart Hamoir, a Schaerbeek, nel luogo in cui soggiornava il presunto autore dell'attentato. "L'intero edificio comprende una ventina di appartamenti ed è stato perquisito per intero, ma il sospettato non è stato trovato", ha spiegato Van Leeuw. In mattinata, poi, la procura federale belga ha annunciato l'arresto proprio a Schaerbeek. Poi è morto in seguito alle ferite riportate questa mattina in uno scontro a fuoco con la polizia.

Il presunto attentatore, all'inizio di quest'anno, era stato denunciato da un occupante di un centro d'asilo a Campine (non lontano da Anversa) per minacce via social. Il denunciante aveva detto alla polizia che Abdesalem Lassoued era stato già condannato per terrorismo in Tunisia. La polizia giudiziaria di Anversa si era quindi attivata e aveva fissato una riunione sul caso per questo martedì. Nel frattempo le autorità federali avevano indagato sul passato dell'uomo in Tunisia, scoprendo che la condanna era legata a reati comuni e non al terrorismo. Questo dato, ha sottolineato il ministro della giustizia belga Vincent Van Quickenborne, aveva fatto in modo che il caso non fosse trattato come "minaccia concreta o imminente".

Sui social ci sono dei video del sospettato che dice di essersi ispirato allo Stato islamico, sostenendo di aver ucciso "infedeli". "Sono Abdeslam Jilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi ora. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno". Sarebbe la rivendicazione dell'attentato a Bruxelles pubblicata in un video trasmesso sui social da un profilo con nome Slayem Slouma (sarebbe lo pseudonimo usato dal presunto attentatore). Il video è poi stato rimosso.

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