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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Vivisezione, la città di Trento contraria alla direttiva Ue

Il consiglio comunale approva l'ordine del giorno sulla direttiva 86/609. Molte le perplessità riguardo ai trattamenti sugli animali concessi, come le tracheotomie. Il caso sollevato in Parlamento

La nuova direttiva europea sulla vivisezione, la numero 86/609 del 2010, è meno efficace e restrittiva della precedente normativa risalente al 1986. Lo dice il consiglio comunale di Trento che ha approvato un ordine del giorno in cui impegna il sindaco a dare visibilità alle preoccupazioni espresse dall'aula. Al presidente dell’assemblea si chiede invece di sollevare il caso presso il Parlamento. 

“Nonostante nel testo – nota il Consiglio facendo riferimento alla direttiva 86 - si faccia riferimento alla limitazione dei test più dolorosi, lasciano perplessi le deroghe per esigenze scientifiche che prevedono l'utilizzo di animali in via d'estinzione catturati in natura, come scimpanzè e gorilla e addirittura di animali randagi come gatti e cani, nel caso in cui non sia possibile raggiungere lo “scopo della procedura” in altri modi".

Per l’assemblea “è evidente come la nuova direttiva europea sulla vivisezione risulti in contrasto con i principi della Convenzione europea. Altre problematiche che si evincono dalla direttiva 86/609: "La possibilità di utilizzare lo stesso animale per più esperimenti; la possibilità di utilizzare anidride carbonica per la soppressione delle cavie (procedura questa che provoca un'elevata e prolungata sofferenza); la possibilità di effettuare toracotomie (aperture del torace) senza anestesia; l'autorizzazione di interventi invasivi su animali per scopi didattici; l'ammissione di prove fisiche di sforzo quali il nuoto forzato fino all'esaurimento e dell'isolamento di cani o primati per lunghi periodi”.
Il consiglio comunale di Trento esprime pertanto “la propria preoccupazione nei confronti della direttiva europea numero 68/609, affiancando così tante associazioni animaliste tra cui la Lega nazionale del cane”. Si impegna infine il presidente dell’assemblea a trasmettere la mozione ai presidenti di Camera e Senato e il sindaco a darne visibilità sulla rivista del Comune “Trento informa”.

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