Provincia, aumenta il risparmio stimato: da 146 a 213 milioni

Duecentotredici milioni di euro. È l’importo dei risparmi che la Provincia di Trento prevede di ottenere con l’aggiornamento del piano di riduzione della spesa pubblica. 

Il programma di razionalizzazione riguarda in particolare le spese di back office, ossia quelle per il funzionamento della macchina amministrativa, comprese quelle per il personale. Lo scorso anno la  stima del risparmio annuo da conseguire in un quinquennio era, a regime, di 146 milioni di euro (120 al netto delle risorse del Foreg finalizzate all’incentivazione del personale). L'ultimo aggiornamento del piano di miglioramento, illustrato dal presidente Alberto Pacher, fa salire la previsione sul risparmio conseguibile appunto a 213 milioni di euro. La crescita del risparmio è resa possibile dalla progressiva realizzazione delle azioni previste, che vanno dal blocco del turn-over del personale provinciale per il 2013 e dal contenimento delle sostituzioni per assenze all’ulteriore riduzione delle spese di natura discrezionale, alla razionalizzazione delle procedure di acquisto di beni e servizi per tutte le strutture provinciali e alla riqualificazione della spesa per investimento. Forti riduzioni sono previste anche sul versante del front office.

Disaggregando le varie voci, si prevede di conseguire a regime, da qui al 2017, un risparmio annuo di circa 52 milioni di euro delle spese di personale (fra Provincia, sanità, scuola, enti locali e altri soggetti pubblici) e di 65 milioni per l'acquisto di beni e servizi, a cui si sommano altre voci di risparmio riguardanti fra l'altro la razionalizzazione degli spazi, le spese discrezionali e quant'altro, per un totale di 182 milioni di spesa corrente. Inoltre sono previsti circa 30 milioni di risparmio sulle spese in conto capitale.