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La denuncia della Cisl: "Apss non vuole fare il test ai medici di famiglia"

Medici di medicina generale e guardie mediche a rischio, mancano anche gel e mascherine

Mancano gel disinfettante e mascherine per i medici di famiglia e le guardie mediche, ma non solo: Apss si rifiuta di fare il tampone salivare nei confronti dei nostri medici che hanno denunciato di essere stati a contatto con casi sospetti provenienti dalle zone rosse o addirittura dai casi coronavirus positivi di Trento.

La denuncia arriva dal sindacato Cisl Medici ed è facile immaginare cosa possa esserci dietro il presunto rifiuto: un medico in quarantena va rimpiazzato, e la riduzione del personale disponibile potrebbe avere effetti drammatici in questo periodo. "La mancata fornitura, da parte dei distretti sanitari di area territoriale, di idonei dispositivi di protezione individuale (DPI), indispensabili per proteggerci dal rischio di contrarre l’infezione, mettono i nostri professionisti in pericolo costante non solo di infettarsi ma anche di passare la infezione a 1500 pazienti ciascuno, tenuto conto del carico di lavoro che supera di gran lunga quello degli anni scorsi,comprensivo dei sintomi da influenza sovrapponibili a quelli da coronavirus" si legge nel comunicato sindacale.

"Guardie mediche e medici di medicina generale rimangono i primi interlocutori per i pazienti, e soprattutto per gli assistiti non autosufficienti ed in fase terminale con cui questi vengono a contatto quotidianamente. Con profondo senso etico, deontologico e normativo non possiamo, ciononostante esimerci dall’aiutare il prossimo come abbiamo sempre fatto e sempre faremo,anche laddove ci chiamano per tossi o febbri inesistenti" conclude la nota.

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