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Sgarbi arriva di notte e si fa aprire tutte le chiese della Valle dei Mocheni

Tour da mezzanotte alle tre del mattino "scomodando" il parroco don Daniele Laghi

Sgarbi arriva di notte, e si fa aprire le chiese della Valle dei Mocheni. L'onorevole e presidente del Mart evidentemente non ha perso l'abitudine di "tirare giù dal letto" i custodi dei musei di mezza Italia ed ha messo a segno un'altra delle "incursioni notturne" che lo hanno reso celebre: dal Museo di Castelvecchio a Verona ai Musei Mazzucchelli di Mazzano, sul Garda bresciano, per i quali scomodò addirittura il Viminale. Episodi simili sono accaduti a Lignano Sabbiadoro, Fermo, Voltaggio, ed altre località italiane.

Questa volta è toccato alla Valle dei Mocheni, vallata che custodisce lingua, arte e tradizione di una delle minoranze germanofone del Trentino. A raccontare l'accaduto è il settimanale della Diocesi di Trento 'Vita Trentina'. Già, perchè questa volta il critico d'arte non ha esitato a "tirare giù dal letto" non un sindaco o un custode, ma il parroco in persona, di domenica sera.

Don Daniele Laghi, titolare delle sette parrocchie della valle, ha pubblicato sul suo profilo Whatsapp alcune foto che lo ritraggono in compagnia di Sgarbi, di notte, in diverse chiese: "Per fortuna mi ero portato le chiavi - racconta don Daniele -. Siamo partiti da Roveda, poi tappa a Frassilongo e nella chiesa vecchia di Fierozzo–San Francesco dove resistono ancora alcuni banchetti originali fatti a mano, fino a Mala con la pala d’altare di Giovanni Battista Lampi”.

Va detto che don Daniele, che pure si è detto sorpreso della richiesta arrivata in tarda serata, ha accettato di buon grado di fare da guida al noto critico d'arte. Tra lo stupito ed il divertito ha, come detto, pubblicato diverse foto dell'incursione notturna riferendo anche che "questi sono gli orari di Sgarbi, durante i nostri spostamenti il suo telefono è squillato spesso".

Sempre secondo il racconto del sacerdote il "tour" sarebbe iniziato attorno alla mezzanotte: alle 23, infatti, Sgarbi ed i suoi accompagnatori erano ancora a cena in un ristorante della valle. Non solo arte sacra: la visita si è conclusa al Museo Pietra Viva, nelle miniere di pietre preziose che un tempo fecero la fortuna della valle trentina, alle tre del mattino. 

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