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Domenica, 28 Aprile 2024
Disagi in vista

Sciopero treni 13 luglio in Trentino, stop di 24 ore: le informazioni utili per evitare i problemi

La protesta dei sindacati di categoria, Ferrovie: "Possibili ritardi e cancellazioni". Le fasce garantite e gli orari, cosa serve sapere

La Provincia trentina informa che dalle 3:00 di giovedì 13 alle 2:00 di giovedì 13 luglio è indetto uno sciopero nazionale di tutto il personale di Trenitalia. I treni a lunga percorrenza subiranno cancellazioni e variazioni. Per quanto concerne i treni regionali, saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali nelle fasce orarie di maggior frequentazione, dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00. "L'agitazione sindacale potrà comportare modifiche al servizio anche prima dell'inizio e dopo la sua conclusione" si legge in una nota dell'amministrazione provinciale.

Lo sciopero, avverte Trenitalia sul sito Fsnews, potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni regionali di Trenitalia. Durante lo sciopero saranno garantite le corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, nonché dei treni regionali nelle fasce pendolari: dalle ore 6.00 alle ore 9.00, e dalle ore 18.00 alle 21.00. L'elenco dei treni garantiti è consultabile nella sezione Treni garantiti in caso di sciopero del sito di Trenitalia.

Perché un nuovo sciopero dei treni

I sindacati hanno indicato le motivazioni alla base della protesta nella comunicazione di proclamazione dello sciopero inviata alla Commissione di garanzia, dopo il nulla di fatto nel confronto con le due aziende. Nel caso di Trenitalia, le organizzazioni sindacali chiedono, tra l'altro, il ritiro delle azioni unilaterali messe in campo quali "modifiche organizzazione degli orari dei turni di lavoro e della composizione degli equipaggi; corresponsione assegni ad personam; forzature normative; modifiche reticolo impianti; eccessivo ricorso al lavoro straordinario".

Inoltre, riferiscono i sindacati, "analoghe criticità si registrano nei settori manutenzione, vendita‐assistenza e uffici che, da tempo, attendono una riorganizzazione delle attività che tenga conto di un congruo inserimento di nuove risorse e del rilancio di investimenti tecnologici e digitali delle postazioni di lavoro che premi la crescita professionale in base a parametri oggettivi legati a un percorso formativo /professionale definito e misurabile".

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