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La vicenda

La denuncia dell'onorevole Ferrari: "Razzismo sul bus di Trentino Trasporti"

La vicenda è stata raccontata dalla deputata dem in un lungo post su Facebook. E annuncia di aver scritto all'azienda

“Trento: cronaca di un episodio di banale razzismo”: è con queste parole che l’onorevole Sara Ferrari (Pd) ha intitolato il lungo post in cui ha descritto quanto accaduto nei giorni scorsi a Trento.

“Arrivata in stazione da Roma verso le 17, mi dirigo all’autobus che mi porterà a casa. Salgo insieme a poche persone, compreso qualche studente, su un mezzo insolitamente quasi vuoto. A un certo punto l’autista abbandona la sua postazione, si ferma a metà del corridoio centrale e grida ‘Ehi ragazzo, ce l’hai il biglietto?’. Di ragazzi ce n’erano tanti, ma tutti hanno capito che si stava rivolgendo a quell’unico studente quindicenne di colore, che stava seduto in silenzio in fondo all’autobus, da solo con il suo cellulare. Il giovane ha tirato fuori dal suo zaino scolastico il tesserino studentesco e gliel’ha mostrato. Non contento, l’uomo ha chiesto se lo avesse vidimato. All’assenso del ragazzo se n’è tornato alla guida del mezzo. Non ha controllato nessun altro”.

Ferrari aggiunge poi che, sconcertata “dall’aggressività e dal pregiudizio” cui aveva appena assistito e a cui ha affermato di non aver saputo reagire, si è avvicinata al giovane dicendogli: “Mi scuso io per lui“. Il post prosegue poi così: “Il ragazzo, con perfetto accento trentino, mi ha risposto: ‘Non preoccuparti, ci sono abituato’”.

“Se trattiamo così anche le seconde generazioni di immigrati, ragazzi nati e cresciuti nel nostro territorio a cui viene pure disconosciuta la cittadinanza italiana, non abbiamo imparato niente dagli errori fatti negli altri paesi europei nei decenni passati? Ora che il razzismo e il fascismo sono stati sdoganati al punto che qualcuno li agisce e li dichiara fieramente, scrivendoci libri che vendono migliaia di copie, dove andremo a finire?” la conclusione della parlamentare dem, che nelle sue considerazioni ha anche fatto il paragone con la celebre vicenda di Rosa Parks.

Ferrari, infine, ha dichiarato di aver scritto a Trentino Trasporti, per segnalare l’accaduto “perché ricordi ai suoi dipendenti che sono operatori di un servizio di trasporto pubblico, che non può fare distinzioni e discriminazioni tra le persone a cui lo eroga”.

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