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Coronavirus in Trentino, ristoranti, attività sportive e d'intrattenimento perdono più del 30% del fatturato

Nel complesso durante il primo trimestre del 2020 gli incassi delle imprese è diminuito del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

Un calo del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. È quanto hanno registrato a causa del coronavirus le imprese trentine nel primo trimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. A dirlo i dati dell'indagine congiunturale trimestrale della Camera di commercio di Trento, che ha interessato un campione di 1.700 imprese per 805 rispondenti, con il coinvolgimento di 181 imprese (su 835 contattate).

Il calo è molto sostenuto, ma non drammatico nel complesso, anche se tocca il -35% per alcuni settori specifici.  Molto probabilmente - nota la Camera di commercio - saranno i risultati della prossima indagine congiunturale, quella attinente al secondo trimestre di quest'anno, a evidenziare le dinamiche peggiori.

In particolare, i settori che denotano le perdite più significative di fatturato, rispetto al corrispondente trimestre dell'anno precedente, sono le attività sportive, ricreative e di intrattenimento - tra -25% e -35%, i ristoranti e i bar, tra -24 e -32%; i servizi alla persona, tra -23 e -27%; e l'ambito ricettivo, tra -21% e -25%. Altri settori caratterizzati da contrazioni significative del fatturato, ma meno rilevanti, sono: l'estrattivo (-17,4%), gli impianti a fune (tra -8 e -12%), il manifatturiero (-7,5%), le costruzioni (-6,5%), il commercio al dettaglio (-6,3%) e i trasporti (-5,3%). Perdite più lievi riguardano invece i comparti del commercio all'ingrosso (-1,8%) e dei servizi alle imprese (-0,6%).

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