Scialpinismo, ciaspole e non solo: "La Provincia promuova itinerari per slittino in montagna"
Il consigliere del Pd Manica, nell'inverno anomalo delle piste chiuse: "Un settore che offre importanti possibilità di sviluppo". Nel vicino Alto Adige è da anni parte essenziale dell'offerta turistica
Scialpinismo, ciaspole e non solo: anche la slitta reclama la sua parte in questo inverno anomalo, segnato da restrizioni anti-covid ma anche da riscoperta della montagna. Nell'inverno a piste chiuse il settore turistico, privato ma anche pubblico attraverso Apt e Trentino Marketing, inizia ad accorgersi che le alternative allo sci tradizionale ci sono. Il consigliere del Pd Alessio Manica porta all'aula una nuova frontiera del turismo ecosostenibile in montagna: la cara, vecchia, slitta.
La mozione presentata in Consiglio provinciale chiede che la Giunta, attraverso l'assessorato al Turismo e Trentino Marketing, si muova verso una promozione di itinerari ad hoc. La formula della salita a piedi, pranzo in malga e discesa con lo slittino, del resto, è da molto tempo una realtà in Alto Adige. In quel caso, però, l'ente pubblico ha deciso di puntare su una precisa fetta di mercato: piste dedicate, ben pubblicizzate, sicurezza, accessibilità. Sarà così anche in Trentino? Dal punto di vista della programmazione lo si saprà, ormai, alla prossima stagione.
“Uno dei pochi aspetti positivi di questo inverno – scrive Manica – è che abbiamo tutti sperimentato come un’altra montagna sia possibile, anche senza il tradizionale richiamo del circo bianco. E se sarebbe folle pensare di abbandonare lo sci alpino, che è e sarà ancora a lungo il pilastro dell’economia turistica invernale del Trentino, sarebbe altrettanto poco lungimirante non affiancargli tutto ciò che in questi mesi ha continuato a richiamare persone e famiglie sulle nostre montagne”.
