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Chi fugge e chi resta

Padre Patton, il francescano trentino rimasto in Israele: "Sarà la fine dei cristiani a Gaza"

Il frate ha avuto un colloquio con l'arcivescovo di Trento Lauro Tisi

Ci sono trentini in fuga dalla Terra Santa dopo l’escalation delle tensioni tra Israele e Palestina a seguito dell’attentato terroristico di Hamas che ha portato alla risposta dell’esercito israeliano. Ma ci sono anche trentini che non lasciano quei luoghi. È il caso di padre Francesco Patton, custode di Terra Santa.

Patton ha deciso di restare a Gerusalemme. Una decisione che ha portato nelle scorse ore l’arcivescovo Lauro Tisi a contattare il francescano, confermandogli  la vicinanza nella preghiera da parte di tutta la comunità trentina.

“Temiamo per gli ostaggi e per i cristiani”

Durante la telefonata Tisi ha potuto percepire il timore di Patton per l’evolversi del conflitto e l’escalation che potrebbe avere nel corso dei prossimi giorni. Parole che lo stesso ha riportato anche in un’intervista a Radio Vaticana: “È molto difficile dirlo perché l’elemento che condiziona di più qualsiasi tipo di azione è l’alto numero di ostaggi presi e portati a Gaza da Hamas. Di fatto, io penso che nel giro di qualche giorno l’esercito dovrebbe riuscire a riprendere il controllo del territorio, ma è difficile azzardare previsioni. Non ho contatti diretti col parroco di Gaza, ho saputo che si trovava a Betlemme e stava cercando anche lui di rientrare a Gaza. Le notizie sono che finora la comunità cristiana a Gaza non è stata colpita. Ma c’è un grandissimo timore. Anche per la sorte dei pochi cristiani rimasti a Gaza. Temiamo che questa possa essere anche la fine della presenza cristiana a Gaza”.

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