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Ozono-terapia, l'ospedale di Rovereto pronto per la cura sperimentale dei pazienti Covid

All'ospedale di Udine questo trattamento è stato già utilizzato

L'ozono-terapia, una delle cure sperimentali per i pazienti Covid, verrà provata anche in Trentino. Ad annunciarlo  durante la conferenza di aggiornamento sulla situazione sanitaria in corso il direttore dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Paolo Bordon.

Ad essere individuato per questo tipo di tecnica è l'ospedale  Santa Maria del Carmine di Rovereto, che è già pronto per effettuarla. L'ozono-terapia, applicata ai pazienti affetti da polmonite Covid-19 che non sono in terapia intensiva, viene già praticata all'ospedale di Udine. 

Ozono-terapia per la cura del coronavirus

Questo tipo di cura, utilizzata sui pazienti in una fase precoce della malattia, consiste nel miscelare con l'ozono il sangue del malato per poi reinfonderlo. Nell'ospedale santa Maria della Misericordia di Udine questa cura viene utilizzata sui pazienti Covid prima che per loro sia necessario il ricovero in terapia intensiva. I risultati sarebbero promettenti: su 36 pazienti trattati nel nosocomio friulano solo uno è peggiorato dovendo essere intubato; gli altri invece sono stati dimessi. A dirlo ai microfoni della Rai, Carlo Tascini, direttore del reparto di Infettivologia del santa Maria.

Rispetto ad altre cure l'ozono-terapia presenterebbe il vantaggio di non avere effetti collaterali, riuscendo ad attivare le difese immunitarie evitando che l'infiammazione inizi a provocare polmoniti molto gravi. Si tratta comunque di una soluzione sperimentale: il numero di pazienti trattatati non è sufficientemente ampio per provarne l'efficacia.

 

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