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L'agguato dell'orso: recinto distrutto e asino sbranato

La conferma arriva dal Servizio Faunistico della Provincia. È la prima predazione importante dopo la fine del letargo. Cosa mette a disposizione Pat per tutelare il bestiame e gli allevatori

L’orso ha prima sfondato il recinto – che non aveva le specifiche opere di prevenzione anti plantigrado – poi ha piegato il cancello d’ingresso e, infine, si è avventato sull’asino, sbranandolo. È quanto accaduto a Sopramonte, con la conferma dell’identità del predatore giunta dal Servizio Faunistico della Provincia dopo il sopralluogo fatto lo scorso 11 aprile.

Con l’ormai acclarato risveglio dopo il letargo primaverile, come si è visto anche dai recenti avvistamenti, l’attenzione sulle predazioni a questo punto è massima.

In tal senso, la Provincia - va detto - mette a disposizione in comodato d’uso gratuito (o con finanziamento fino a un massimo del 90%) reti elettrificate a tutela di bestiame o arnie, come noto suscettibili di danno da grandi carnivori. A protezione degli animali al pascolo, viene finanziato inoltre l’acquisto di cani da guardia.

“L’Amministrazione provinciale garantisce supporto e assistenza alle attività zootecniche, con l’obiettivo di favorire la coesistenza tra grandi carnivori e attività di montagna. L’invito alla cittadinanza è di attenersi alle buone norme di comportamento suggerite dagli esperti nelle aree frequentate dai grandi carnivori” si legge in una nota della Pat.

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