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Morto Sandro Boato, fondatore dei Verdi italiani: "Fu pilastro della cultura ecologista"

L'uomo ricoprì i ruoli di primo consigliere provinciale del Trentino e di ex consigliere regionale del Trentino Alto Adige nella legislatura

È morto all'alba di martedì 3 dicembre Sandro Boato, fondatore dei Verdi italiani, primo consigliere provinciale del Trentino ed ex consigliere regionale del Trentino Alto Adige nella legislatura 1988-1993. Ad annunciarlo il partito ecologista. I funerali si terranno a Povo giovedì 5 dicembre, alle 15.

Scomparso Sandro Boato

"Nel compiangere il caro amico e stringerci attorno ai suoi cari - si legge in una nota di Angelo Bonelli, coordinatore dell'esecutivo nazionale dei Verdi e i due co-portavoce, Elena Grandi e Matteo Badiali - lo vogliamo ricordare con le parole dell’edizione del 22 novembre 1988 del quotidiano La Repubblica: ‘nella bianca Trento monta l’onda verde'".

Classe '38, nato a Marghera, Sandro Boato fu architetto e urbanista, ma anche scrittore saggista, poeta e artista. Dopo la laurea in architettura, conseguita nel '61, si trasferì a Trento, dove fu un membro molto attivo della politica locale. "Ci ha lasciati una persona importante e significativa della cultura politica ecologista e Verde del Paese - continua la nota di Bonelli, Grandi e Badiali -. I Verdi italiani abbracciano con affetto la moglie Odilia, i figli Giulia e Matteo e i fratelli Marco, Stefano, Michele e Maurizio".

A commentare la scomparsa del fondatore dei Verdi anche la consigliera di Futura 2018 - Verdi del Trentino, Lucia Coppola, che lo ha definito "una persona davvero bella, un poeta, un uomo di cultura e uomo di grande umanità e sensibilità, che sarà sempre nei nostri cuori".

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