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Non parla l'italiano: medico radiato dall'ordine

L'episodio al Laboratorio San Maurizio di Bolzano. Südtiroler Freiheit è intervenuto chiedendo l'intervento dell'Austria

È stato radiato dall'Ordine dei medici perché non parla abbastanza bene l'italiano. È accaduto a Bolzano, dove l'episodio ha suscitato numerose polemiche. Protagonista della vicenda il primario austriaco Thomas Müller, il quale su chiamata diretta del Laboratorio centrale del San Maurizio dove lavora, si è visto sottoporre a un esame di lingua nei mesi scorsi.

I partiti Südtiroler Volkspartei e Freiheitlichen, in un'inconsueta alleanza maggioranza-opposizione, hanno presentato un ricorso contro il provvedimento dell'ordine, affermando che "la parificazione dell'italiano e del tedesco è una colonna della tutela della minoranza linguistica, prevista dall'autonomia altoatesina" e sostenendo che la pretesa che i medici conoscano l'italiano a livello B2 è "un ostacolo unilaterale, con il quale l'Ordine dei medici viola l'articolo 99 dello statuto d'autonomia".

Ad intervenire sulla questione anche il partito indipendentista Südtiroler Freiheit, che ha chiesto l'intervento dell'Austria in qualità di "potenza tutrice". La lista dell'ex grillino Paul Köllensperger, infine, ha annunciato pieno sostegno al ricorso del primario. Lo scorso giugno un parere dell’Avvocatura della Provincia - su incarico dell’assessore Thomas Widmann - aveva sostenuto la tesi secondo la quale essendo il tedesco equiparato all’italiano in provincia di Bolzano non sussisterebbe alcun problema.

L'ordine dei medici aveva deciso di espellere Müller dopo che, in seguito a una richiesta di verifica di competenza linguistica - necessaria per esercitare negli ospedali statali - il dottore aveva dimostrato di avere solo una conoscenza passiva dell'italiano.

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