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Animalisti contro l'Alto Adige: "Così si potranno sterminare tutti i lupi"

"Con tale documento la Provincia stabilisce che ben nel 98% delle malghe presenti sul territorio diventa legittima l'uccisione dei lupi" fa sapere la Lav

Dopo la pubblicazione del decreto provinciale dello scorso 17 agosto, con il quale la Provincia di Bolzano definisce l’istituzione delle cosiddette “zone pascolive protette”, la Lav va all’attacco dell’Alto Adige, la cui provincia viene tacciata di voler sterminare quanti più lupi possibile.

“Con tale documento la Provincia stabilisce che ben nel 98% delle malghe presenti sul territorio diventa legittima l’uccisione dei lupi - si legge in una nota dell’associazione animalista -. Ma ciò che lascia più sconcertati sono gli assurdi criteri, adottati dalla Provincia con delibera dell’8 agosto, per definire quelle che sono “le zone pascolive protette”.

Per rientrare tra il 98% delle malghe dove sarà possibile uccidere i lupi, infatti, è sufficiente che nel territorio della malga sia presente, ad esempio, un corso d’acqua o un sentiero, oppure la mancanza di una cuccia adeguata per il cane da guardia. E per rientrare in quella percentuale è anche sufficiente che il 10% del territorio della malga sia coperto da boschi o da terreni sassosi, se poi destinare un terreno sassoso al pascolo sia un’assurdità evidente anche ai non pastori, poco importa: in quella malga si potranno comunque uccidere i lupi. 

“Le disposizioni provinciali di Bolzano sembrano scritte direttamente dagli agricoltori e allevatori locali, che da sempre rifiutano l’adozione delle misure di prevenzione dalle predazioni del lupo, come avviene invece in tutto il resto d’Italia - dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav, Animali Selvatici -. La Giunta provinciale bolzanina, evidentemente in pieno furore pre-elettorale e alla spasmodica ricerca di voti, sembra abbia solamente messo la firma ad atti scritti sotto dettatura dagli allevatori che non hanno alcuna intenzione di adottare le misure di prevenzione delle predazioni. Una vera e propria guerra scatenata da anni anche attraverso slogan e immagini truculente in tutta la provincia, giunge ora all’apice con la decisione dell’assessore Schuler di uccidere il primo lupo.” 

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