rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
La storia / Centro storico / Via del Travai

Gatizole, il bar "gestito" dai gatti

Rocco e Annalisa sono i titolari ma i veri padroni sono quattro mici. Un posto unico in tutto il Trentino

Chiamarlo "bar" è riduttivo perché entrare al Gatizole ("solletico" in dialetto trentino) significa aprirsi a un’esperienza inedita, curiosa e piacevole. Si tratta del primo Cat Cafè di Trento, dove i gatti sono i “padroni”, i clienti “ospiti” e i gestori “maggiordomi”. Parola loro.

Si può stare al massimo un'ora

La serranda del locale di via Travai è stata alzata per la prima volta il 10 giugno 2023, ma l’idea ha origini di Rocco Vettori e Annalisa Nardelli, marito e moglie trentenni e trentini (di Mori lui, di Martignano lei) l’hanno partorita anni fa, quando con il loro furgoncino giravano il Centro e il Nord Italia proponendo street food tipicamente trentino. Poi è arrivata la voglia di stabilità, abbinata al desiderio di creare un luogo unico. Un luogo che fosse anche e soprattutto la casa di Gianni, Nina, Alcide e Suzanne, ovvero i quattro gatti che vivono nel locale e che rappresentano la componente essenziale dell’esperienza.

Rocco e Arianna al Gatizole

“Si arriva qui e si ha a disposizione più o meno un’ora. Una colazione, un aperitivo, un pranzo veloce. E si passa del tempo con i nostri gatti: Suzanne è un munchkin, Alcide e Gianni sono due scottish e sono fratelli; Nina è una trovatella, arrivata attraverso una staffetta solidale da Roma. Ovviamente, se i gatti hanno voglia di interagire” spiega Rocco. “Noi abbiamo dato vita a questo posto per far star bene la gente. Tanto che una signora ha detto che un’ora qui dentro è proprio quello che ci vuole. Musica soft, gattini, qualche sfizio da degustare (il piatto forte qui è la pasticceria) e condivisione. Una volta usciti ci si rende conto del beneficio di questa esperienza” continua Annalisa.

Le regole

Entrando al Gatizole ci sono delle regole da rispettare. Perché se un’esperienza del genere ha dei benefici incredibili per gli umani, è anche giusto seguire delle norme base per il benessere dei gatti; in fonda vedono circa cento persone al giorno e la cosa può essere uno stress non indifferente. Le regole da seguire sono non urlare, non dar loro il proprio cibo, non disturbarli se dormono, non utilizzare il flash, non insistere se ad esempio i gatti non vogliono giocare o essere coccolati e, in caso di bambini, si chiede ai genitori di controllarli per evitare che diano fastidio ai gatti magari volendo giocare. Infine, per entrare al Gatizole è obbligatoria la prenotazione da fare sul sito.

"Yes, we cat"

C’era bisogno di un posto così? “Sì” rispondono in coro Rocco e Annalisa. “Dopo l’esperienza del Covid, tutto il carico di tensione che ci portiamo quotidianamente, la negatività che si percepisce un po’ ovunque, un posto del genere è necessario. Un posto in cui si mette in pratica e si genera amore. Amore per gli animali, per gli umani, per gli esseri viventi. E questo i nostri clienti lo percepiscono completamente, ecco perché tornano e aumentano” raccontano i due.

Nina

Il gradimento della clientela è alle stelle, proprio come l’entusiasmo della coppia. E il futuro? “Lo scopo era quello di creare un posto per gli amanti degli animali dove ci si può rigenerare, ricaricare le batterie, mangiare qualcosa di buono ed entrare in sinergia con le persone. Tu vieni da solo, passi un’ora a chiacchierare con qualcuno che non conosci e coccoli i gatti. Cosa c’è di meglio? Per quanto riguarda il futuro stiamo ragionando su come crescere sia in spazi che in prodotti, soprattutto per quanto riguarda la linea degli spritz” commentano Rocco e Annalisa. Una cosa, comunque, è certa: “Siamo pronti ad accogliere tutti, un’ora a testa. Chiunque voglia davvero stare bene”. Parola di Rocco, Annalisa, Gianni, Nina, Alcide e Suzanne.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gatizole, il bar "gestito" dai gatti

TrentoToday è in caricamento