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Finta multa della Polizia Locale: l'esperimento alla Smart City Week

Fingersi hacker per capire il meccanismo delle truffe informatiche: ecco l'esperimento proposto dall'esperto Gianfranco Ciotti

Diventare pirati informatici per capire come è possibile difendersi dai sempre più frequenti attacchi di phishing che ci possono raggiungere attraverso i diversi strumenti tecnologici diventati ormai di uso quotidiano, non solo il classico personal computer ma anche lo smartphone o la smart tv.

E' questo l'esperimento al quale si è prestato Gianfranco Ciotti, esperto informatico, in uno degli incotnri del festival Trento Smart City. E' stata simulata una falsa mail di notifica di una multa da parte della Polizia Locale di Trento. UN modo comune, per gli hacker, per ottenere l'accesso a dati personali.

Il relatore si è prestato nel ruolo di "vittima consenziente" mostrando al pubblico i pericoli nei quali si può incorrere fidandosi di una finta mail. I consigli sono sempre gli stessi:  non accettare mai nulla se non si è certi della legittimità della cosa, non cliccare mai collegamenti a fonti sconosciute, non fornire mai dati personali se non si è certi della legittimità della richiesta.

A fare la differenza, ha detto Ciotti, è la consapevolezza, che trasforma l’utente da anello debole della catena di sicurezza a sentinella vigile dei propri dati. "Ognuno di noi - ha detto - chiamato ad usare in modo corretto gli strumenti a sua disposizione, a tenersi informato su quanto succede attorno a lui, a verificare in modo critico messaggi sospetti. Trasformandosi così da potenziale vittima a collaboratore attivo del sistema contro le truffe informatiche".

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