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Ecobonus, rimborsi al 110%: "Un'opportunità da cogliere"

Si è svolto un incontro per favorirne l'applicazione in Trentino

Si è svolto in videoconferenza l'incontro per favorire l'applicazione dell'ecobonus in Trentino.

"È in fase di definizione l’Ecobonus 110% - si legge in una nota della Provincia - una delle misure del decreto Rilancio attraverso il quale cittadini e imprese potranno effettuare interventi di riqualificazione energetica oppure sismica con notevoli benefici fiscali ed economici".

L'incontro con i componenti del Tavolo condomini, convocato dal vicepresidente e assessore all'urbanistica Mario Tonina, ha visto partecipare anche i rappresentanti degli ordini professionali (geometri, periti, architetti, ingegneri), degli amministratori (Confaico), del mondo delle imprese (artigiani, Ance, Confindustria Trento), degli istituti di credito (Cassa centrale, Volksbank), Cassa del Trentino, Habitech e i competenti servizi provinciali.

“L’obiettivo di questa riunione – ha spiegato il vicepresidente Tonina – è quello di potenziare la collaborazione già in essere e portata avanti dal Tavolo condomini e costruire con i soggetti interessati la base per adottare l’Ecobonus 110% nella maniera più efficace, in particolare coordinando le future attività per favorire al meglio l'applicabilità di questo strumento sul territorio Trentino”.

L'ecobonus 110%

Il meccanismo dell’Ecobonus 110%, opportunità di rilancio dell'edilizia, prevede che i privati procedano con la riqualificazione energetica della propria abitazione, beneficiando del risparmio energetico e dei vantaggi in termini di detrazione fiscale. 

Nel corso dell’incontro sono emersi i punti salienti per il Trentino da sviluppare – anche attraverso il dialogo con Roma – ovvero la complessità di applicazione del meccanismo della cessione del credito fiscale, la conciliazione con gli incentivi trentini 'Il tuo Condominio Green' attualmente in essere, il tessuto imprenditoriale presente sul territorio e i tempi brevi di applicazione dell’Ecobonus, ovvero dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

“Questo momento di confronto lo ritengo positivo – ha concluso il vicepresidente Tonina -  soprattutto per lo spirito di disponibilità dimostrato da tutti i componenti del tavolo. L’impegno è quello di pianificare un calendario di incontri e costituire un gruppo di lavoro ristretto che possa dare supporto in maniera puntuale all'applicazione dell'Ecobonus in Trentino. Ritengo infine che sarà necessario, una volta che saranno note tutte le procedure, darne la giusta informazione a cittadini e imprese”.

Bonus ristrutturazione al 110%: come funziona

Il bonus al 110% per rilanciare l’edilizia permetterà ai beneficiari di effettuare lavori di ristrutturazione praticamente a costo zero. Gli aspetti da chiarire però sono ancora tanti. Il ‘decreto rilancio’ vincola infatti la concessione della detrazione alla realizzazione di alcuni lavori trainanti come la realizzazione di un cappotto termico o la sostituzione degli impianti esistenti con caldaie a condensazione o pompe di calore.

Nel testo del decreto si legge che "la detrazione (…) si applica nella misura del 110 per cento, per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, nei seguenti casi".

  1. "Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo".
  2.  "Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A", ivi inclusi "gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici (...)". Per questi interventi la detrazione è calcolata su una spesa massima di 30.000 euro, anche questa volta moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio “ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito".
  3.  "Interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici". 

Solo chi effettua almeno uno degli interventi descritti ai punti a, b e c può beneficiare della detrazione al 110% anche per gli altri interventi previsti dall’ecobonus (vedi ad esempio la sostituzione degli infissi).

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