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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Oltrefersina / Largo Medaglie d'oro

Donazioni per l'emergenza: sono veramente a "costo zero"? L'intervento dell'Antitrust

La raccolta fondi degli studenti trentini ha superato i 300.000 euro, ma la piattaforma gofoundme.com è stata "bacchettata" dall'Autorità garante

Solidarietà sì, ma a costo zero: l'Antitrust italiana è intervenuta nei confronti della piattaforma internazionale gofundme.com per imporre modalità di raccolta fondi che siano realmente senza spese. "Il provvedimento è motivato dall’esigenza di interrompere la diffusione di una pratica estremamente grave, tale da rendere urgente e indifferibile l’intervento" si legge nella nota dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

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In questo periodo di pandemia da coronavirus molte realtà, e gruppi spontanei, hanno aperto raccolte fondi per aiutare il servizio sanitario a far fronte all'emergenza. Tra queste anche la campagna lanciata da alcuni studenti dell'Università di Trento all'inizio dell'emergenza, arrivata in pochi giorni a 300.000 euro.

Il problema, a quanto si apprende dal comunicato dell'AGCM, è che "In realtà, sussistono costi connessi alle transazioni con carte di credito e debito. Inoltre, la Piattaforma consente ai consumatori di elargire, per finanziare il proprio funzionamento, delle commissioni facoltative su ogni transazione; tuttavia, al momento di effettuare la donazione, la commissione è preimpostata su un valore pari a una quota percentuale della somma donata".

L'Antitrust, quindi, "ha disposto che il meccanismo di preselezione della commissione facoltativa sia immediatamente eliminato, lasciando piena libertà di scelta al consumatore donante attraverso l’indicazione del valore “zero” che egli potrà modificare".

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