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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus in Trentino, 80 nuovi contagi e una vittima, terapie intensive 'al minimo'

L'aggiornamento sull'emergenza sanitaria del 23 aprile

Sono 80 i nuovi casi positivi di coronavirus in Trentino (37 dei quali in Rsa e 3 minorenni in isolamento domiciliare) su un totale di 1467 tamponi (la percentuale di positivi è del 5,3%). Nelle ultime 24 ore, inoltre, l'epidemia ha fatto una nuova vittima. Al minimo i ricoveri nel reparto di terapia intensiva, 29 (durante il picco si era arrivati a 82). Ad annunciarlo giovedì 23 aprile il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti durante la diretta di aggiornamento sulla situazione sanitaria.

"Il mondo imprenditoriale trentino - ha dichiarato il governatore - è pronto a ripartire. Per questo la nostra richiesta è che già dal 27 aprile alcune strutture produttive possano riaprire, ad esempio il settore manufatturiero e le filiere. Chiediamo al governo la definizione di una 'road map' con le date precise in cui le diverse attività produttive potranno riprendere".

Il caso Rsa

"Le Rsa sono fiore all'occhiello del Trentino - ha dichiarato la presidente di Upipa, Francesca Parolari -. Abbiamo affrontato un'epidemia mondiale e con gli strumenti che avevamo, abbiamo fatto tutto il possibile all'interno delle strutture per contenere il contagio. E ora lo stiamo facendo per il dopo emergenza. Vogliamo presto tornare ad accogliere nuovi ospiti che hanno bisogno e stiamo lavorando perché questo sia presto possibile".

In programma diminuzione delle misure restrittive

“I trentini si sono comportati benissimo durante questa emergenza - ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento nella diretta di mercoledì -. Sappiamo che adesso sono stanchi di stare a casa e stiamo valutando nuovi provvedimenti per diminuire le misure restrittive. Dobbiamo farlo con attenzione, confrontandoci con il mondo scientifico, proprio per evitare che i sacrifici fatti risultino vani”.

"Altre mascherine saranno distribuite a tutti i residenti in Trentino nei prossimi 10-15 giorni", ha aggiunto il governatore, specificando che la protezione civile ha messo da parte una scorta sufficiente.

Test online per essere ammessi all'Università di Trento

Con l'epidemia Covid 19 cambiano anche le modalità di accesso all'Università di Trento per per l'anno accademico 2020/21. Per i corsi di laurea scientifici ci saranno test online mentre per tutti gli altri invece delle prove di primavera verrà fatta una selezione sulla base dei voti del quarto anno di scuola superiore (non del quinto e ultimo anno). Per essere ammessi ai corsi di medicina e chirurgia e ingegneria edile-architettura varrà infine il test con bando ministeriale, di cui non sono ancora note le modalità di somministrazione.

Morti per coronavirus nelle Rsa, in corso le verifiche del Nas nelle strutture

Nelle Residenze sanitarie assistenziali del Trentino si stanno svolgendo i controlli del Nucleo antisofisticazione e sanità dei carabinieri, scattati nell'ambito dell'idagine, da parte della Procura di Trento, sui numerosi decessi avvenuti in queste strutture a causa del coronavirus. La prima ad essere sottoposta a controlli, mercoledì 22 aprile, è stata quella di Cadine, dove dall'inizio dell'emergenza Covid non sono stati registrati decessi. I carabinieri avrebbero acquisito la documentazione legata alle procedure seguite per trattare e gestire i malati in questa fase.

Nei prossimi giorni è previsto un incontro con il procuratore, Sandro Raimondi, in seguito al quale dovrebbero iniziare gli altri sopralluoghi in molte altre Rsa del territorio, per ulteriori accertamenti.

"Non ci danno le Ffp2": operai di Dolomiti Ambiente verso lo sciopero

Lo scontro tra Dolomiti Ambiente e i suoi operai continua. Dopo che il sindacato aveva proclamato lo stato di agitazione, si è svolto l'incontro tra viceprefetto vicario del Governo, Uiltec e la direzione dell'azienda. Putroppo però, annuncia la sigla sindacale: "Il confronto ha dato esito negativo, per questo sciopereremo sospendendo la raccolta di rifiuti".

"Fine del lockdown ora avrebbe effetti disastrosi": lo studio dell'Università di Trento

Attenuare restrizioni e divieti con la cosiddetta 'fase 2' potrebbe fare salire il numero di morti fino a 70mila entro febbraio 2021. Per evitare questo drammatico risultato sono necessari test a tappeto e il tracciamento dei contatti di chi è risultato postitivo al Covid. È quanto evidenzia uno studio dell'Università di Trento in collaborazione con l’Università e il Policlinico San Matteo di Pavia, l’Università di Udine, il Politecnico di Milano e l’Istituto di elettronica e di ingegneria dell’informazione e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

Divieti e restrizioni Trentino vs Alto Adige

In Alto Adige i provvedimenti per il contenimento del coronavirus sono già stati attenuati. A Bolzano dal 22 aprile non è più in vigore il limite di 400 metri da casa per le attività sportive. E già a metà aprile la Provincia autonoma altoatesina - dopo un calo dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva - aveva allentato le misure anti Covid, concedendo spostamenti a piedi e in auto per fare visita ai familiari.

In Trentino al momento i movimenti sono ancora limitati a quelli necessari per comprovate necessità di lavoro, salute o simili. Rimane anche il divieto di fare sport se non nelle immediate vicinanze della propria abitazione, anche se non è mai stata precisata una precisa distanza (tanto che la polizia aveva esplicitamente chiesto di chiarire il numeri di metri).

Come annunciato da Fugatti, anche a fronte della stabilizzazione del contagio, a breve anche nella Provincia di Trento dovrebbero esserci altre concessioni. "Noi abbiamo fatto riaperture sul mondo del lavoro - ha continuato il governatore - poi come in Alto Adige, che ha un tasso inferiore di contagi, anche noi allenteremo le misure ma sempre mantendo la regola del distanziamento sociale".

Scuole: quando riapriranno?

"In questa situazione emergenziale il governo potrebbe impugnare qualsiasi ordinanza meno restrittiva - ha detto Fugatti -, l'ipotesi di riaprire le scuole deve tenere conto del rischio che il contagio aumenti. Saranno gli scienziati, a livello nazionale, a darci indicazione su una data. La stessa cosa vale per corse, passeggiate e attività all'aria aperta. I trentini sono stati bravissimi, hanno fatto sacrifici e ora sono stanchi, li capisco. Ma in questa provincia il contagio è al di sopra della media italiana, quindi non possiamo permetterci errori".

I numeri di mercoledì: contagi e decessi

Altri 34 contagi (di cui 28 con tampone e 6 senza, 9 in Rsa) su 612 tamponi effettuati e cinque nuovi decessi (uno in Rsa) che in totale salgono a quota 381, per una percentuale di positivi sul totale dei tamponi effettuati nella giornata (oltre 600) pari al 4%. Questi, mercoledì, i nuovi numeri dell'epidemia coronavirus in Trentino. Tra chi ha contratto il Covid-19 anche un minorenne che si trova in isolamento domiciliare.

Misure per sostenere l'economia

"Nella proposta di legge per sostenere l'economia trentina - ha affermato Fugatti - ci saranno contributi a fondo perduto per chi non ha potuto lavorare. Saranno riferiti al fatturato dell’anno precedente, a questi si sommeranno interventi sulle locazioni. Inoltre, interverremo anche sulla semplificazione burocratica, affinché chi torna a lavorare possa farlo velocemente. Stiamo anche interloquendo con il Governo e le forze parlamentari per sostenere l’agricoltura”. 

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