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La filo-separatista ucraina che si candida a Lavis coinvolta nelle indagini sulla morte di due giornalisti

Stella Khorosheva, molto nota in Piana Rotaliana come pittrice e fotografa, e su Facebook per i post omofobi, coinvolta nelle indagini sull'uccisione di un giornalista italiano in Ucraina

Si candida alle elezioni comunali di Lavis, ma potrebbe essere sentita dai magistrati per un importante processo internazionale: quello sulla morte del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli e del giornalista russo Andrej Mironov, uccisi durante gli scontri in Ucraina nel 2014, in circostanze misteriose. Il nome di Stella Khorosheva, da alcuni giorni, non è legato solo ai post anti-gay della sua pagina Facebook.

La svolta sul caso del giornalista italiano ucciso

La candidata della Lega al consiglio comunale di Lavis alle elezioni del 20 e 21 settembre è sarebbe stata indicata dagli inquirenti ucraini che indagano sulla morte dei due giornalisti. Kiev è pronta a condividere il materiale delle indagini con l'Italia in vista del processo di appello per il sergente maggiore della Guardia nazionale ucraina Vitaly Markiv, che partirà a Milano il prossimo 29 settembre.

Markiv è già stato condannato in primo grado a 24 anni di reclusione per la strage che costò la vita ai due giornalisti, nella quale rimasero feriti altri 3 civili. Secondo la ricostruzione della Procura di Pavia avrebbe comunicato la posizione del gruppo di civili alle postazioni dell'esercito, dalle quali è poi partito il colpo di mortaio.

Caso Rocchelli: tutte le news su Milano Today

Nel comunicare all'Italia la conclusione delle indagini lo scorso 31 agosto il governo ucraino ha avanzato il suggerimento di interrogare proprio la candidata leghista di Lavis, Stella Khorosheva. Ucraina di Sloviansk, da anni residente in Italia, nel 2014 era una collaboratrice dello "pseudosindaco" separatista di Sloviansk, Vyacheslav Ponomarev. Gli investigatori ucraini hanno trovato un foglio scritto a mano, addosso alla salma di Andrej Mironov. Il contenuto è segreto, ma dalle analisi grafologiche si ritiene che fosse stato scritto proprio dalla Khorosheva.

I post anti-gay su Facebook e la "profezia di Marx"

Nel frattempo la pittrice e fotografa di Lavis non è certo rimasta nell'ombra, ma si è fatta conoscere non solo per le sue mostre d'arte. Naturale, essendo candidata alle elezioni. Nei giorni scorsi un suo post su Facebook ha generato molte polemiche per i messaggi omofobi contenuti: «Grazie a profezia di Marx, gay hanno preso attenzioni della gente molto semplice. Ma l'obiettivo di manipolatori è distruggere il cristianesimo. Matrimonio tra gay porta all'estinzione della razza umana». Nel post veniva citato Scott Lively, noto attivista anti-omosessuali negli Usa e in tutto il mondo, sostenitore delle leggi russe contro la "propaganda gay". Ancora, nel 2016, sempre su Facebook scriveva che «un finocchio è un finocchio» e, in un commento, che «è arrivato Satana con i sodomiti».

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