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Giunta Fugatti contro i cinghiali: più libertà per i cacciatori

Continua la lotta contro la fauna selvatica. Dopo lupi e orsi ora anche i cinghiali vengono considerati nemici

Dopo la guerra contro lupi e orsi, la giunta guidata da Maurizio Fugatti addita anche i cinghiali come nemici. La Pat ha infatti annunciato l'introduzione di una nuova disciplina per il controllo di questa specie che è finita - letteralmente - nel mirino dei cacciatori senza che il Comitato Faunistico possa intervenire. Già lo scorso febbraio infatti quest'organo era stato soppresso, conferendo alla giunta pieni poteri per regolare la caccia di questi animali. L'obiettivo - secondo quanto dichiarato dalla Provincia - è quello di ridurre notevolmente il loro numero.

Nuove regole in materia venatoria

"Non solo orsi e lupi rendono la vita difficile ad allevatori e agricoltori - si legge in un comunicato della Pat - ci sono anche i cinghiali ai quali è 'dedicata' la nuova disciplina finalizzata al loro controllo approvata stamane (il 1° agosto, ndr) dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore Giulia Zanotelli". Lo scopo delle nuove norme dovrebbe essere quello di contenere la diffusione della specie.

"La nuova disciplina - spiega l'assessore - è frutto di un lavoro congiunto che ha coinvolto sia la componente agricola, tramite i sindacati, sia la componente dei cacciatori, tramite l’ente gestore della caccia nelle riserve. Con questa nuova disciplina, che non ha registrato osservazioni critiche da parte dell’Ispra, mettiamo a disposizione nuovi ed ulteriori strumenti per rendere ancora più efficace l’azione di controllo nei confronti del cinghiale che, localmente, produce danni davvero pesanti per l’agricoltura del nostro territorio. Facciamo appello, a questo punto, al senso di responsabilità di tutte le componenti, con l’obiettivo di riuscire a limitare al massimo la diffusione della specie e contenerne le dinamiche evolutive.”

La nuova disciplina che regola la caccia dei cinghiali in Trentino prevede modifiche che semplificano alcune procedure amministrative e potenziano "l'intervento dei controllori, per rendere più incisiva ed efficiente l'azione di controllo. Si propone, inoltre, una modifica della zonizzazione, con il trasferimento di parte della riserva di Arco dalla zona a densità zero a quella di controllo", come annota la Pat. Maggiori saranno quindi le libertà per i cacciatori, che sono del resto gli unici a essere stati sentiti dalla Provincia insieme agli agricoltori.

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