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Rapporto Cesvi sui bambini maltrattati in famiglia: Trentino seconda regione più virtuosa

È invece ancora allarme nel Sud Italia. Quasi 100mila le giovanissime vittime

Il Trentino Alto Adige è la seconda regione più virtuosa in Italia per quanto riguarda i maltrattamenti in famiglia. A dirlo è la seconda edizione dell'Indice regionale sul maltrattamento all'infanzia in Italia, realizzata dall'organizzazione umanitaria Cesvi, che sottolinea anche quest'anno un forte divario tra i nord e il sud dell'Italia, lanciando l'allarme per il Mezzogiorno.

Le regioni da nord a sud

Secondo Cesvi la regione peggiore per i maltrattamenti infantili è la Campania; a precederla Sicilia, Calabria e Puglia. Vanno male anche Abruzzo e Lazio. Mentre migliora la situazione in Molise. Si conferma al primo posto come più virtuosa l'Emilia Romagna, seguita da Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana.

Ad essere evidenziata nel rapporto di Cesvi è la "strettissima" la correlazione tra il maltrattamento ai danni dei minori e la povertà economica, emozionale, relazionale ed educativa. La povertà materiale - secondo lo studio - non determina in modo diretto forme di maltrattamento infantile, ma costituisce un fattore di rischio a elevata criticità anche come povertà emozionale, relazionale ed educativa. Il maltrattamento sui bambini, infatti, costituisce la conseguenza ultima, estrema e spesso drammatica, di una situazione di disagio che coinvolge le figure genitoriali e il contesto familiare, ambientale e sociale nel quale i bambini crescono.

Il rapporto

L'Indice regionale sul maltrattamento all'infanzia in Italia è il risultato dell'aggregazione di 64 indicatori relativi ai fattori di rischio e ai servizi offerti sul territorio, che individuano aree critiche e best practice nelle diverse regioni italiane. "È stato dimostrato che il maltrattamento - spiega Daniele Barbone, amministratore delegato di Cesvi - avviene trasversalmente in tutte le classi sociali; tuttavia la condizione economica della famiglia può avere un effetto diretto sul maltrattamento e la trascuratezza, ad esempio per la mancanza di denaro necessario per rispondere ai bisogni di base dei minori, o un effetto indiretto, aumentando la situazione di stress dei genitori. Inoltre povertà materiale e povertà educativa sono strettamente correlate: nelle famiglie in cui si fatica ad arrivare a fine mese è difficile, per esempio, riuscire a partecipare ad attività culturali e ricreative". L'Ad di Cesvi ha sottolineato come attraverso questo Indice regionale si solleciti una legge-quadro nazionale sul maltrattamento all'infanzia e la predisposizione di un adeguato sistema informativo.

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